DI PIER PAOLO VERGERIO 351 CXXXIII. P. P. Vergerio a Gasparino Barzizza <■>. [B, c. 27; P, c. 21; C, c. 271; Ar 70, c. 99 b; V 5330, c. 141, (Chemnitz, Stadtbücherei, cod. 57, n. 18)]. 5 Prestanti viro magistro Gasparino, rhetori preclaro, amico optimo, Padue(a). Franciscus Zabarel!a(t>), sancte Romane Ecclesie cardinalis, in quo nominando uterer equidem W ad te scribens superbis illis ap-pellationibus et invidiosis nominibus que W consuetudo nunc habet, 10 si vel illi piacere vel te probaturum W scirem, aut non magis ex ipso (a) Quest’ intestazione leggesi solamente nel cod. di Chemnit{. Bfi P. P. V. Gaspa-rfno Pergamensi P Eiusdem ad Gasparinum Pergamensem Ar V Petrus Paulus Verge-rius Gasparino Pergamensi salutem plurimam dielt (b) Ar V Franciscus de Zabarells (c) Ar V quldem (d) V om. que (e) P vel probaturum (1) Ogni notizia ci manca sulla sorte del Nostro dal luglio 1412 al luglio 1414. Trascorse egli ancora due anni nella solitudine di Capodistria, o ne parti presto per raggiungere lo Zabarella, forse parecchio tempo prima della data della presente? A tale domanda non c’è concesso dar altra risposta se non questa : che, per quanto lo Zabarella fosse desideroso di migliorare le fortune dell’amico, difficilmente avrebbe egli potuto occuparsene ad un tempo quando egli stesso dovette sostener delle fatiche grandissime, dapprima per salvare il pontificato di Giovanni XXIII al concilio di Roma, e poi nell’adempiere le varie ambasciate che gli vennero affidate; laddove, fissato il luogo del futuro concilio con la bolla promulgata a Lodi (9 dicembre 1413), e terminata altresi nel marzo susseguente una seconda missione presso Sigismondo, verisi- milmente egli chiamò il V. nell’estate del 1414 a Bologna, con la promessa d’un incarico al concilio, ed in attesa della partenza (1 ottobre) della corte pontificia alla volta di Costanza. Per quel che concerne l’argomento delle tre epistole che ora leggeremo, noteremo soltanto come in questo torno di tempo l’amicizia sorta tra lo Zabarella ed il Barzizza - stabilitosi quest’ultimo a Padova sin dal 1407 -avesse rapidamente acquistato carattere di grande intimità, fors’anche a motivo del soggiorno del cardinale con la Curia a Bologna; Nicolò, figlio di Gasparino, era stato chiamato nel 1412 ad insegnare rettorica in quello Studio, e Gasparino stesso vi fu più volte in questo tempo invitato. Da Bologna poi, a breve distanza dalla presente, il Barzizza s’ebbe il breve ( 13 agosto 1414) con cui Giovanni XXIII lo nominò segretario apostolico «per Bologna, fine di luglio 1414. Gli scrive per eccitamento del cardinale Zabarella,