xxxn PREFAZIONE Infine, a non tener conto de’ numerosi manoscritti che conservano una o più epistole riprodotte nei codici 1-5 - ad esempio, quello che, proveniente dal soppresso convento di S. Domenico in Capodistria, trovavasi, sino al 1915 all’incirca, presso il Seminario Centrale di Gorizia (Go) 1 ; il cod. 5 della Biblioteca Civica di Treviso (T)3; il cod. Arundel 70 del British Museum (Ar); il cod. 3223 della Stadtsbibliothek di Vienna (V)’; il cod. B. P. 1223 del Museo Civico di Padova 1 Intorno a questo coJice (espatriato per maggior sicurezza assieme con altri mss. al principio dell’ultima guerra, e non più restituito alla sua sede) ved. B. Ziliotto, Un nuovo codice di epistole vcrgeriane in Pagine Istriane, Capodistria, voi X, 1912, p. 252 e sgg., dove trovansi registrate le varianti dal testo Combiano delle diciannove epistole vergeriane in esso riprodotte. Il codice, cartaceo, legato in pergamena, di carte novantanove, mis. nini. 150 X 210, è, o era, uno zibaldone contenente, oltre alle epistole del V., scritti di Nicolò Sagun-dino, Pietro Paralco, Michele Pacis, assieme con due note di mano di Antonio Zarotti; sicché stimiamo che fosse esemplato, benché lo Ziliotto non lo dica, sullo scorcio del sec. xv. Le varianti, che abbiamo riprodotte dallo scritto citato, non offrono nulla di molto notevole per noi, e gli altri componimenti del codice furono già per la maggior parte pubblicati dallo Ziliotto stesso. Avvertiamo di passaggio che lo Ziliotto, pur avendo riscontrato le varianti di sole diciannove epistole, trascrive senz’altro l’affermazione del Combi (Memoria cit., p. xxxv), che il codice ne conteneva venti : affermazione errata, e dovuta, crediamo, al modo ambiguo con cui s’esprime il copista del cod. Marc. Lat. cl. XIV, 155, che dà l’elenco degli scritti raccolti in tre codici posseduti dal convento di S. Domenico - elenco al quale il Combi attinse. Dopo l’incipit e l’explicit della prima lettera, v’ha la nota: «Seguitano nel codice altre 18 lettere senza nome « della persona che scrive e di quelle a cui vengono mandate, ma però crederei «che fossero del Vergerio». E subito dopo viene l’incipit dell’epist. CVIIII, che è la penultima del gruppo di epistole raccolte nel codice Go. 1 Ved. p. xt.vn più avanti. 3 Per la parentela che esiste tra Ar e V vedasi L. Bertalot, Jacobi Zeni Descriptio coniuralionis Patavinae in Quelita itnd Forschungen aus Italieniscben Arcbìvtn ... brsg. vom Prtuss. bistor. lnslitut in Rom, voi. XX, 1929, p. 535 e sgg. Un elenco degli scritti conservati in Ar trovasi pure in Nuovo Archivio Veneto, nuova serie, voi. XIV, parte i*, 1907, p. 21$ sgg.