278 EPISTOLARIO Viterbo o Roma, autunno i40$-pri- mavera 1406. Le lettere di Coluccio hanno dato al pontefice un’ottima occasione di parlar dell’argomento che incessantemente occupa il suo pensiero, e cioè come por fine allo scisma, che da tanti anni divide la Chiesa. CVII. P. P. Vergerio in nome di Innocenzo VII a Coluccio Salutati w (0. [B4, c. 95 b; R, c. 137 b; Novati, IV, par. il, p. 370]. Peropportuna oblata est, fili karissime, ex tuis litteris nobis 5 occasio loquendi de re, quam cum semper ante oculos nostre mentis habeamus, nunquam tamen vel cogitare(b) de ea sufficienter prò nostro desiderio possumus vel prò rei dignitate loqui satis. quid est enim maius aut melius quod cogitare in presens debeamus, aut qua de re digniori loqui possumus quam quomodoW pestiferum 10 hoc scisma, quod tandiu Ecclesiam Dei dissectam tenet, tollatur tandem e medio, et christiana membra, quorum unum W est caput Christus, in unius corporis speciem decoremque redigantur? huc(f' (a) Codd. sen\a titolo. PM c. 171 in marg.: •Epistola hfc in codice legitur sub « fi non in/erioris imperfectf orationis [se. il discorso Pro unienda et redinte-»granda Ecclesia], estque sine titillo et nomine scribentis vel eius ad quem scripta « est, forte ad imperatorem Sigismundum missa ». Il Combi quindi mette Nomine sumrai pontificis imperatori (b) B* exeogitare (c) B4 quam quum (d) B* disertam (e) B* unus (f) B* hinc (1) Stampata e commentata dal No- l’agosto del 1405 ; ma, se l’ascriveremo vati (Epistolario di Coluccio Salutati, col Novati, all’autunno di quell’anno, IV, parte 11, p. 370-5), quest’epistola bisognerà cambiare l’indicazione del è la risposta di Innocenzo VII, per luogo, mettendo Viterbo al posto di mano del V., alla lettera inviatagli dal Roma, giacché il pontefice si riparava Salutati (ivi, parte 1, p. 42 sgg.) non a Viterbo dal 6 agosto 1405 sino al appena questi ebbe notizia dell’eie- marzo seguente. Può darsi però che zione del Migliorati al papato. Dall’ac- l’epistola appartenga ad una data im- cenno alla seconda lettera con cui Co- mediatamente successiva al ritorno del luccio aveva raccomandato il Bruni papa a Roma ; ciò che forse spieghe- al pontefice (ivi, parte 1, p. 105 sgg.), rebbe come l’epist. CVIII sia rimasta risulta che la presente fosse dettata dopo incompiuta.