9 MDXX, LUGLIO. 10 A dì 2. Fo la visitalion di la Madona. Fo gran pio/a el vento quasi tutta la malina. Ritornò di Pa-doa eri sier Daniel Renier e sier Hironimo da eha’ da Pesaro ben inslrucli di quelle strade, e maxime di frati di santa Justina, et sier Hironimo da cha’ da Pexaro ritornò Consier a la bancha. Veneno sier Carlo Contarini, sier Nicolò Coppo e sier Alvise Ma li piero governadori di Plntrade, a dir non trovano a gran zonta de li auni passati l'incantar di magazeni di vini, et questo per il novo capitolo posto, che quelli vendeno a mcnudo olirà la limilation, li Provedadori sora i dacii li condanna e le apellatione vadino a li 7 savii, die prima li Gover-nadori di l’inlrade erano quelli, el non si condanava mai alcuno (mediante uno Hironimo Rizo scrivali a quel olicio a parte con ditti mercadanti di vini di burchii et magazeni), e sopra questo fo assi parole in Colegio Ira sier Luca Trun savio dii Consejo e sier Andrea di Prioli savio a Terra ferma. Veneno li oratori di Candia solicilando la sua expedilione a li capitoli presentono. Et il Colegio risposeno ozi tra loro si consejeria et doman in Pregarti li expediria. Fo scrilo, per Colegio, a Padoa a li rectori fazino intender al signor Janus Maria di Campo Fregoso vengi di qui, perché volcmo da lui information zer-cha le fortificalion dii borgo di Candia. 3 * Da poi disnar, fo Collegio di Savii ad consulen-dum. In questa malina, a sau ... di Mazorbo fo serrale 24 monache per il vescovo di Torzello, dove vi fu assà brigala, licet fusse tempo calivo di pioza e vento. A dì 3. La malina fo lek re di Roma, di l’O-rator nostro sier Alvise Gradenigo, di 29 l'ul-timc, et di Napoli, di Hironimo Dedo secreta-tario, di 23. Il sumario è: Di Napoli, come l’armala ispana, capilano domino Hugo di Monchada havia auto la cita di Zerbi, di mori, a palli, sicomedi solo dirò il tulio. El di Roma de tal nova, qual don Zuan Hemanuel 1’ ha dila al Papa, con patto che il Re li metta un governador et mori stagino in la sua fede; la qual armada ispana era per levarsi el andar a riconzar; che non polea più star sora aqua, a la Fa-gagnana et altrove. ‘ • E per letere di Roma, di sier Hironimo Lippomano, di 28particulur vidi: come eri vene un corier di questa terra con letere di 23 Zugno con sumarii di bone nove di l’armala turchese», siché si tien per questo anno la non debbi ussir, di che l’Orator ha coimmichalo al Papa. Ave gran piacer et è sta molto di bona voglia, et ozi cenò molto aliegra- mcnle. È stalo a vesporo pnpal per esser la vizilia di san Piero. Scrive, Luni a di... vene nova che l’ar- » mata ispana havia auto l’ixola di Zerbi a palli ; et li oratori ispani hanno fato lesta di fuogi, et Luni a dì 2 Lujo il Papa farà capella papal per questa viloria. Scrive, lì a Roma si aspela la fin di questi abocha-meuti di reali. L’arzicpiscopo Ursini che volea re-nonciar lo suo arcivescovato di Rezo a uno suo parante con regresso, non 1’ ha ancora renouciato. Scrive, in questa sera per Roma si fa fuogi et schiopi per la festa di san Piero. Di Napoli, dii Secretarlo, di.....Avisa la nova di l'aquisto di Zerbi, et manda la copia di una letera di don Hugo di Monchada capitano di l’armata ispana, scrive a Paulo ili Tolosa lì a Napoli, di questa impresa, la copia sarà nolada qui avanti. Scrive, come alcune fuste di Turchi, per numero . . , erano venule scorsizando apresso Napoli, el messo in terra a una terra di 200 fuogi chiamala ... ha falò danno, el item come hessendo stà falò uno parlamento di 4 quelli di Sezi, et volendo uno parlar avanti l’altro, dicendo a chi tochava che ’l lasesse, o lui pur volendo parlar, ino lo adorò a la gola che podio mauchoe non lo strangolasse; sicliè tulio è in confusion de lì, eie. Itilroe questa malina savio a Terra ferma sier Francesco Morexini, era avogador di Comun, et damalina inibirà ordinario iu suo loco sier Nicolò Sa-lamon di sier Michiel. È da saper, iu Quaranlia criminal, menandosi alcuni trivisani per sier Marco Antonio Coniarmi l’a-vogador, et loro defendendosi, havia potuto slrupiar quel trivixan perchè è in bando et impune si poi oocider, unde sono cinque, quali erano in la prexon Nuova, che poleno andar a dormir a caxa. Eri fono a nudar drio l’Arsenal, el uno di loro zovene, nominalo Julio Domedello, si anegoe; sichè ozi di lui più non fo parlato, el disputalo il caso posto di proceder conira questi quattro, ut in parte. Da poi disnar, fo Colegio di Savii per consultar la materia di capitoli di Candia. A dì 4, Mercore. Da matina fo lete letere di Constantinopoli, di sier Toma Contarini baylo, di 25, replicate de Mazo et 2 Zugno, venute per via di Ragusi. Come el Signor lurco havia licen-liato il resto di asapi deputati per l’armala per questo anno, el le galie aver parie lirar in terra. Di Corphù, di sier Bernardo Soranzo baylo et Consieri, di 20 Zugno. Come di soto più dì-fuse scriverò. La conclusìon è, che per horneni venuti