VITA DI PIER PAOLO VERGERIO XXV s’era ormai riparato a Venezia quando, nel giugno 1404, la guerra finalmente scoppiò; e, sulla fine dell'anno, lo Zabarella fu inviato dal Carrarese presso Carlo VI di Francia a chiederne soccorso, rimanendo per più mesi assente da Padova. Però, nonostante l’assedio, l’attività dello Studio non era ancor interrotta. Nel marzo 1405 il Nostro fu promosso dottore nelle arti, nella medicina, nel diritto e civile e canonico; e indi a poco (secondo noi pensiamo), se ne partì da Padova alla volta di Roma. Dei quattro anni all’incirca (estate 1405-primavera 1409) trascorsi da Pier Paolo in corte di Roma sotto Innocenzo VII e Gregorio XII ci parlano le epist. CVII-CXXIII assieme con i due discorsi pubblici: «O alti-« tudo divitiarum sapientie et scientie Dei»1 e a Ecce « nunc tempus acceptabile » ’, p la « Poetica narratio # ’; ma, siccome di tutti questi componimenti s’è detto a sufficienza nelle note, null’altro abbiamo da osservare qui se non come coll’andar di tempo s’affievolisse sempre più il suo interessamento, assai vivo in principio, per gli studi letterari o comunque umanistici che riem- stessa sua partecipazione alle fortune de’ Carraresi legato piuttosto ai partiti avversi alla politica veneziana in terra ferma, egli giudicava le cose a suo senno, tantoché in ogni circostanza egli esaltò la potenza e la feliciti del veneto governo. 1 II testo di questo discorso, pronunciato il 6 agosto 1406, fu stampato nelle KoU aonologicht Vergeriaiu cit., doc. IV. Dalle parole del V. : « illud quoque ■ admirationis non parum habuit, quod, anni circulo revoluto, dics .vili, idus ■ augusti, qui anno superiore tam horribilis erat, hodie quam Ictissimus ac • ctemens suscipitur. qua enim die Roma per tumultum eiecti sumus, eadem ■ Rome pjccm optatam admittimus Sic. », è chiaro com'egli fosse gii entrato nella Curia avanti aU'agosto 1405. CC l’epist. CVII1I, p. *84, nota 1. * Ci. l'epist. CVIIII, p. *90, nota 1; CXXIII, p. J26, nota 1. J Ved. il testo nell'Appendice I, n. VII. i