LXII PREFAZIONE IV. Delle epistole vergeriane conservate nei nostri cinque codici principali, soltanto quattro (per quanto ci consta) furono date alla stampa prima della pubblicazione, nel 1730, del voi. XVI della raccolta Mura-toriana. Trattavasi, in questi quattro casi, di singole scritture, più volte esemplate in codici miscellanei, tantoché non pare verisimile che la stampa avesse per fondamento alcuno dei manoscritti da noi citati. Anzi, la prima fra queste lettere tornò alla luce, non già ad intenzione, per così dire, dell’Epistolario vergeriano, bensì del trattatello di Francesco Barbaro; e la quarta, dettata da Gasparino Barzizza allo Zabarella, era sin dal principio entrata a far parte della silloge capodi-striana, quantunque in una recensione alquanto diversa, solamente perchè conteneva l’elogio del Nostro. Ecco l’elenco sommario delle quattro epistole 1 : 1533. Hagnau (edizione del De re uxoria): « Hodie apud domi-« num Franciscum » (epist. CXXXVII). 1540. Venezia(MarcangeloBiondo): «Nonest apud quem querar» (LXXXI). 1560. Padova (Scardeonio) : « Tametsi huius tam Celebris viri » (CXXXVIII). 1723. Roma (Furietto): « Etsi nihil mihi possit » (CXXXV). Nella raccolta Muratoriana furono stampate le tredici epistole seguenti2. 1 Rimandiamo il lettore, per più ampie notizie bibliografiche intorno a queste lettere, al commento illustrativo del testo. La terza epistola, pubblicata in parte dallo Scardeonio, fu ristampata, interamente, a Padova nel 1655. 2 Sono chiuse in parentesi qui e nella seguente tabella le epistole anteriormente stampate. Quella di Coluccio Salutati, segnata con asterisco, fu di-