224 EPISTOLARIO Firenze, 19 ottobre 1398. II senso del proprio dovere di scrivergli, e, dall’altra parte, il pensiero delle incessanti occupazioni della Curia, che, come ebbe occasione di accertarsi, non concedono al cardinale un momento di tregua, fecero si che s’era infine deciso di sdebitarsi, sperando eh’ ei potesse LXXXVIII. P. P. Vergerio a Cosma Migliorati Cardinal bolognese [B c. 18 b; P. c. 7 b; Ra c. 59B] Scio quidem ad debiti mei rationem pertinere ut ad te quicquam scribam, cum et omnia mea debeam tibi et nichil preter in- 5 genii fructum, si quis is est, prestare possim ; scio et illud importuni ac penitus imprudentis hominis esse, quietem, que tibi ex occupatione diurna brevissima superest, turbare, vidi enim, cum aderamsepe etenim hanc ipsam ob rem ad te ibam^, ut mores tuos et vite consuetudinem intuerer; vidi, inquam, et nescio 10 magis miratus compassusne sim, cum tu integram diem his atque illis audiendis distractus, ac ne dies quidem satis esset homi-num frequentie, ad multam tandem noctem auditorium solvebas, cum interea nemo esset ex omnibus quem non patientissime audis-ses, nemo qui non aut ope aut consilio adiutus abiret. nec vero 15 erat unius diei tantum ratio sed singulorum, aut ad tempus elaborata facilitas sed universe vite modus, hec cogitanti michi atque inter has angustias posito visum est tandem ut debitum (a) B P. P. V. d. c. cardinali Bononiensi s. p. d. P Eiusdem ad d. c. card. Bono-niensem Ra seti;a titolo. (b) P rem ad tribam ut (1) Cosmato 0 Cosma Gentile Migliorati di Sulmona, poscia Innocenzo VII, nominato arcivescovo di Ravenna da Urbano VI nel 1387 in luogo di Pi-leo da Prata, passato allora all’obbedienza di Clemente VII, fu nel 1389 trasferito alla sede arcivescovile di Bologna, ritenendo tuttavia in amministrazione l’arcivescovato di Ravenna. Creato cardinale del titolo di S. Croce in Gerusalemme, nel primo concistoro di Bonifazio IX, il 18 dicembre 1389, il Migliorati ebbe quale successore a Bologna Orlando o Rolando d’Imola, ma teneva la commenda di Ravenna fino al tempo che il nipote Giovanni (creato poi anch’ egli cardinale di S. Croce nel 1405) non giungesse all’età canonica per aprire trattative nel 1400 con Bonifazio IX per la cessione a lui di quella sede. Cosmato, tuttavia, era comunemente designato « carditi naie di Bologna » sino alla sua elezione al papato, che ebbe luogo in un conclave di nove cardinali, il 17 ottobre 1404 (cf. P. M. Baumgarten, Il Regesto di Innocenzo VII in Rassegna Abrúcese, a. 1,1897, p. 89 sgg. ; Eubel, Hierarcbia, I, pp. 24, 25; e, per i suoi rapporti con il V., ved. le epist. CVI-CVIIII). (2) A Roma nei primi mesi di questo anno. Il V. tornò poi a Bologna, donde era partito.