504 GIUNTE P. ifo, nota 2. Per notizie concernenti Marsilio da Santa Sofia, « il più solenne medico «del mondo», vedasi anche la Cronaca de’ Gatari, ed. cit., p. 492. P. 152, nota 1. Intorno all’inganno fatto con «sot-« tile astuzia » dal conte Giovanni da Barbiano, vedasi pure il racconto contemporaneo di Franco Sacchetti, Novella CCXXIII. P. 190, noia, col. 2, r. 31. Avremmo dovuto spiegare che trattasi qui, non di Flavio Biondo (1392-1463), ma di Michelangelo Biondo (1494-1565), medico veneziano ben noto per altri titoli, il quale stampò l’epistola verso il 1540 a Venezia « ex tugurio Biondi sub Apolline » (cf. A. Zeno, Dissertazioni Vossiane cit., vol. I, p. 56). P. 19), r. 11. Cf. Cic. De offic. I, xvhi, 61 : « animo « magno elatoque humanasque res de-« spiciente ». P. 212, r. 11. Nella raccolta di O. von ReinsbergDüringsfeld (Sprichwörter der Germanischen und Romanischen Sprachen, Leipzig, 1872, vol. I, n. 434, p. 220) sono registrati i seguenti proverbi: «Chi « bestia va a Roma, bestia ritorna » ; « Andar vitello e tornar bue », e « Qui « chien s’en va a Rome, mastin revient ». P. 222, r. 6. Cf. Hör. Epist. I, xvii, 35: la citazione ricorre nell’epist. LXXXXVII, p. 247. P. 254, nota, col. 2, r. 1. Secondo gli storici più autorevoli, la sconfitta di Casalecchio toccò, non alla seconda, bensì ad una terza lega antiviscontea, poiché l’attività della se- conda lega (febbraio 1392-marzo 1400) cessò o con la tregua di Pavia (11 e 26 maggio 1398; cf. Gatari, Cronaca cit., p. 464, e nota) o con la pace di Venezia (21 marzo 1400). Vero è però che la « terza » lega (marzo 1400-settembre 1402) altro non fu che la continuazione, pressoché senza interruzione, della seconda, e non si rinviene documento alcuno che dimostri che Francesco Novello sia entrato a far parte d’un nuovo accordo con gli antichi alleati (cf. E. Pastorello, Nuove ricerche cit., p. 109). Comunque ciò sia, per ovviare ad ogni possibilità di equivoco, correggiamo qui (e, similmente, a p. 263, col. 2, r. 23) « seconda » in « terza » lega. P. 266, r. 22. I vincoli di parentela con i Visconti, accennati da Francesco Novello in questa sua lettera di sfida, derivano forse da ciò, che la duchessa vedova Caterina, seconda moglie di Gian Galeazzo Visconti, il di lei cugino, era figlia legittima di Bernabò Visconti e di Regina della Scala, figlia questa di Mastino della Scala e di Iacopo il Grande da Carrara. P. 309, r. 4. La fonte della citazione può essere Iuven. Sai. X, 28-30. P. )I2, r. 2. Che il V. abbia attinto qui a Marco Antonino? Il passo si palesa assai vicino al cap. Ili del lib. IV, p. 31, de’ Cominentariorum quos sibi ipsi scripsit Libri XII, dove l’imperatore contrapponete « àvaxo>pr)ceti; àypotxia5 xaì « aiyiaXoù? xal 6prj » al ritiro « eli; rijv « èauToù (¡'uxV8- P. 360, nota 2. Intorno a Francesco Barbaro ed il trattato De re uxoria vedasi ora l’opera di P. Gothein, Francesco Barbaro.