Dall’altra parte, non è vero cn’cgli sia tenuto a rimanere per qualsivoglia beneficio ricevuto; potesse egli aver almeno quello di non essere colmato d’ingiurie ! Le cariche che copre, le ebbe quasi tutte quale ricompensa da Innocenzo VII, e scarse assai ne sono le entrate. Onde si meraviglia come si possa sospettarlo di approvar le azioni di costoro, posto che non ne ha ottenuto alcun beneficio, ma invece ne sopporta le continuate so-pcrchcrie. E poi vi ha di più. Non mai nascose il pensier suo intorno al miglior modo di sanar lo scisma, e di ciò fa fede il discorso che tenne durante l’ultimo concistoro, quando scongiurò i cardi- 326 EPISTOLARIO bata, in singulis probari aut efficax esse non potest. itaque cum sit iilud verum, hoc quoque nichilominus verum est, beneficio me hic non teneri, quo enim tenear, qui ab his beneficium nul-lum teneo, et qui cupide beneficii loco ducerem non affici iniuria ? nani officia quidem que gero, si in rationem forsitan deducantur, 5 quanvis industrie magis premia quam gratie munera existimari debent, tamen a predecessore huius fere omnia accepi, et tan-tisper fructum aliquem W ex his defero, dum in curia moram trahere me contingit, ut, nisi mea causa maneo, cum tamen non sint hi fructus tanti, acceptorum certe beneficiorum gratia sub- 10 sistere nichil tenear. quapropter miror magnopere de me suspi-catos, quasi res istas probarem earumque auctoribus convenirem, a quibus non modo beneficium non accepissem, sed nec ab eorum iniuria tutus essem; aut, si hoc parum fuerat argumento, cetera animadvertisse debuerunt. ego enim a primo semper que michi 15 visa sunt ad pacem Ecclesie pertinere aperte dixi, et que in ea re aut ipse sensi aut sentire alios qui melius sentirent animadverti, aperire atque in medium proferre nunquam dissimulavi, nam et ante huius summi pontificis creationem, cum sedes apostolica va-caret, quam libera sum voce protestatus (’> ne abstineretur electione 20 (a) B om. aliquem (1) Questo fu durante il conclave tumultuosa del popolo di Roma, il che elesse Gregorio XII. I cardinali carattere già provato di Benedetto XIII, v’entrarono il 30 novembre 1406, - e le gravi preoccupazioni destate dalle dodici giorni dopo la morte di Inno- mire ambiziose di Ladislao(cf. H. B. Sa-cenzo VII, - ed una parte di essi, uerland, Gregor XII voti seiner fVahl capeggiata dal Caelani, si pronunciò bis zum Vertrag von Marseille in Hi-sin dal principio avversa a qualsiasi storische Zeitschrift, vol. XXXIV, 1875, elezione. Tuttavia, quando il dome- München,p. 74-120). L’atteggiamento nicano Giovanni Dominici da Fiesole, del V., che non sappiamo in qual già noto quale «unionista», fece loro modo potesse pronunciare il lungo di-un discorso attraverso una fenestra, scorso intitolato « Pro redintegranda scongiurandoli nel nome di Firenze di « uniendaque Ecclesia ad Romanos non eleggere un successore al pontefice «cardinales oratio tempore scidefunto, fu risposto che l’eligendo si «smatis in concistorio habita», sarebbe considerato non tanto come era alquanto diverso. Per lui si trat-papa quanto plenipotenziario per de- tava soltanto di rinviare l’elezione sino porre il papato al momento oppor- a che Gilles Deschamps potesse andare tuno. Tre considerazioni infatti ren- a Parigi e far si che Carlo VI togliesse devano urgente l’elezione; l’indole subito a Benedetto XIII l’obbedienza