XLII PREFAZIONE lasciate in bianco (c. 14 e c. 62 b) sono stati copiati due discorsi, del 1586, pronunciati in diverse occasioni da Iac. Zarotti, il quale conseguì in quell’anno medesimo il dottorato in ambedue le leggi a Padova. A c. 57 poi è trascritta un’ « Oratio « Agrippe regis Iudeorum... ». Infine, sul foglio di guardia dell’intero libro vi ha la nota: « Tutte queste carte da me raccolte le feci legare nel marzo 1809. D. Pietro Ceoldo». Delle epistole vergeriane riprodotte in P una sola (l’epist. CVIII) non si legge nè in B nè in C, bensì in R; ma, per le epistole comuni a B ed a P (fra le quali ricorre nel medesimo ordine il gruppo delle epistole intestate allo Zabarella), la diversità di lezione fra i due codici ci impedisce tuttavia di supporre che l’uno dipenda dall’altro, e quindi stimiamo probabile che anche P sia stato eseguito direttamente su di quello che chiamiamo per ora il codice « archetipo ». Da queste cinque fonti, dunque, provengono centoquaranta epistole - centoventiquattro da B, dieci da C, quattro da Gu, due da R (oppur una da R e una da P) - sicché, quando associamo ad esse le sette epistole tratte dai codici 6-9, assieme con l’epist. CXXXVI, proveniente dall’epistolario di Guarino, ma riprodotta nel cod. di Chemnitz, raggiungiamo la cifra delle cento-quarantotto epistole comprese nella nostra silloge; « viendum prò massaria in civitate Veneciis, mensium xviij, et ostenso sibi conili puto nostro, et concurrentibus partitis singulis cum computo suo, restabat habere « a me s. 40. Cui in camera mea solvi prò resto et saldo s. 50, et habuit in « plus s. 10. Que etiam promisit venire ad nobis serviendum, reditura hic (?) ad « paucos diesa. g) una nota: « 1504. Infrascripti ellecti fuere ad Pium secun-« dum qui ante ellectionem nuncupabatur cardinaiis Sancti Petri in Vinculis », &c. b) Una postilla marginale all’epist. LXXXXI (c. 5 b), là dove il V. fa menzione di Ognibene [della Scola]: «dominus Omnebonus magister meus», avendo lo Zarotti, con tutta probabilità, scambiato il padovano coll’omonimo Ognibene da Lonigo (Lconicenus), il quale mori nel 1479-80. Infine, posta tra c e d, v’è una poesia dialettale « In lode del dottor Corazza di Montona » (luogo dell’Istria).