DI PIER PAOLO VERGERIO 287 nunc vero, castigatis per eum moribus et purgatis superiorum temporum vitiis, fateor michi W non iniocundum^ hic vivere, dicam verius etiam iocundissimum agere sub hoc summo pontifice(c), de quo licet probis viris, tametsi ipse michi id uomen non arrogo (d), 5 bona sperare, pravos vero mala W metuere necesse est. quod si unitatem Ecclesia, etiam me testimonio, predices, quem totius orbis testimonio W predicandum nosti. ex eo autem quod subi-25 ciam, huius ingenium quale sit perspicere quam maxime licebit. dumqueduo sive boni viri sive benigni animi certissima M sunt argumenta, his sese inprimis asserit delectari : duo namque sibi tempora acceptissima esse ait, alterum quo libellos subsignat in quibus supplicantium preces continentur, alterum quo in publico consi- (a) R temp, fateor vit. mihi (b) C non iocundum (c) R om. summo pontifice (d) Go id mihi ipse non arrogem nomen (e) G in marg.: male (f) PG ecclesie (g) Codd. quorum alteram (h) C dixerimus (i) PG factum (k) R om. virtute (1) Go preclare (m) G viderentur (n) Go maius iam (o) R om. huiuscemodi (p) ln C R dopo queat l’epistola s’arresta. C mette puntini sotto prestare queat e poi existimari valeat, che è la legione di Go. Anche in P il resto dell’ epistola dopo queat fu aggiunto più tardi, come si vede dalla nota marginale : • Imperfecta epistola: resi-« duum quere ibi ‘ et qm etc. * • (q) Go suis (r) G presentem (s) Go om. vero (t) B orbis testimonium (u) Go certissima vita gli riesce piacevolissima e piena di buone speranze. E per verità, se la Cniesa potesse esser riunita e trovare pace, non vi sarebbe mai stato un tempo tanto felice per gli uomini da bene, giacché il papa, sommamente buono verso ognuno, predilige i virtuosi ed i dotti ; come ben si conviene a chi pervenne all’alto seggio, non per splendore di nascita, nè per ricchezze, ma solamente mercè la propria virtù. Vero è ch’egli è giunto all’apice delle umane cose, ma niun premio può esser degno di tanta virtù quant’è la sua. Da quel che ora gli racconterà della vita quotidiana del papa, Giovanni stesso potrà formarsene un concetto, e dir ad altri le di lui lodi. Innanzi tutto, com’egli stesso dichiara, il solo suo diletto sta nell’amministrare giustizia e nel concedere grazie : segno doppio e certissimo