5° EPISTOLARIO Giovanni wood, Giovanni biano, experirctur si quem summis prioribus imperatoribus parem posset et ipsa producere, grandes quidem et longe W tamen impares huc copias suas traxit, preter has quid (b) corpore quidve animi viribus valeat oslensurus. ego siquidem de hoc viro meo iudicio sic esistitilo, quod si opes, que malignitate fortune ei nimium breves sunt, 5 altitudini animi sui suppeterent, ncque fuisse ncque futurum esse ullum principem in orbe clariorem. cui existimationi co magis assentior quod omnes maturos viros qui de ipso vel minimam H,wk' cognitionem habent sic sentire comperio. Iohannes (c) Auhud rcrum a se bene gestarum memoria celeberrimus, ultimum et maxi- 10 mum suis titulis culmen huius belli victoria daturus, presidia Flo-rentinorum, ad quos non minima pars huius negotii attinet, secum d> Bir- Iohannes (c) Jc Barbiano W, bellorum experientia notissimus, (a) \lu r, T quidem longc (b) Mu r. hoc quid Thuncquid (c) Mu r. Domlnus Iohannes (1) È costui l’inglese John Hawk-wood, secondo figlio di Gilbert de Hawk-wood di Hedingham nella contea di Essex. Condottiero in Francia e nella Guascogna con la «Compagnia Bianca» nel 1559, egli venne nel 1362 in Italia ed entrò dapprima nel servizio di Pisa, per trasferirsi nel 1368 al servizio di Bernabò Visconti, con la cui figlia illegittima Donnina egli s’ammogliò nel 1377. Dal 1379 in poi egli stava a più riprese al soldo di Firenze, ma nel 1382 era a Napoli in servizio di Carlo di Durazzo, nel 1386 in quello di Francesco il Vecchio nel Friuli e nel 1388 con Carlo Visconti serviva Margherita, vedova di Carlodi Durazzo, nella Puglia. Nell’estate del 1389 egli combatteva assieme col conte Corrado Landau il giovane, nel Senese, ed in seguito venne nominato capitano generale delle truppe fiorentine e collegate contro Gian Galeazzo Visconti. Tostochè ebbe portato in salvo l’esercito della Lega dopo la mirabile ritirata descritta nell’epist. XXX1III, lo Hawk-wood corse nella Toscana contro Gia- como dal Verme nel settembre del 1391 - Egli mori nella sua casa detta Polverosa, situata nel sobborgo fiorentino di San Donato di Torre, durante la notte del 16-7 marzo 1394, e fu sepolto con pubblici onori in Santa Maria del Fiore. Più tardi, per l’interessamento di Riccardo II d’Inghilterra, la salma fu portata in patria (cf. J. M. Rigg, articolo Hawkwood in Dict. National Biograpby, voi. IX, p. 236-42). (2) Giovanni di Rainiero da Barbiano, condotto dai Bolognesi quale caporale di cinque lance nel 1378, stava al loro soldo ancora nel 1383 e nel 1386. Al servizio della Lega egli condusse quattrocento lance a Padova, ma fu tosto richiamato per difendere il Bolognese. Egli fini l’ultima sua condotta nei primi mesi del 1391, e nel settembre del 1399 fu fatto prigioniero e decapitato dagli stessi Bolognesi (cf. F. Giorgi, Alberico e Giovanni da Barbiano nel Bolognese in Alti e Memorie della R. Dep. Stor. patr. per la prov. di Romagna, iv serie voi. XII,