373 MDXX, NOVEMBRE. 374 gne venivano subminislrate alla prefata Maeslà da cadauno de li Electori ecclesiastici prediti. Et portando essa Maestà le insegne prefate, andò ad seder sopra una sedia de pietra, che è ad alto in dita chiesia, dove furono cantale similiter molle oralione; poi cum la spada che l’haveva cinla cominciò ad creare cavalieri principiando da l’illustrissimo monsignor di Chievers, che per quello disse poi sua signoria, la era stata ornata etiam de sirnil grado già 36 anni dal quondam serenissimo Imperalor defunto noviter. Et dietro a lei continuò ditta Maestà ne l’illustrissimo marchese di Brandiburg conso-brino da l’Eletor el tulli li altri primari signori che erano lì, facendo etiam chiamar el prefato oralor polono et volse similiter ornarlo de simile grado, la qual poi continuò tanlo in tal acto, che prometto a Vostra Sublimila la ne creò un numero de forsi 2000. Poi la ritornò a la capela di Nostra Dona, dove udite una solene messa cantala dal prefato reverendissimo Coloniense, dal qual, da poi finita, fu etiam comunichata la Maeslà. Cum queslo, data per sua signoria reverendissima la universal benediclio-ne, parti essa Maestà cum luIte ie insegne prefate imperiale vestite et in man, et andò nel palazo di la terra, dove erano preparate, in una sala ben ornata, 8 tavole tutte coperte de uno dorselo di brocalo, et cussi le credenze loro cum molti vasi d’oro et d’argento, una de le qual tavole però che era per la Maestà Cesarea stava apartata alquanto et in loco più eminente di le altre che erano deputate per ca-daun de li Electori et substiluti de li absenli. Et posta dilla Maestà a seder, li Ire prefati Electori ecclesiastici li portorono atacato ad una maza ar-zentea el sigilo imperiale, el quale, aceptato da lei, consignolo al Cardinal Maguntino, uno de dilli tre Electori, che è canzelier de la Germania, el quale se 10 pose in uno sachetino atacato al collo. E queslo fallo, fu porlata la prima vivanda a Sua Maestà per 11 Conte Palatino eletore, da poi servila da tulli li più principali signori che erano li, sì alemani, come llamengi, ispani et italiani, che è il principe di Bi-sìgnano. Et da poi questo, li dicti Eletori si poseno similiter a le tavole sue, excepto l’orator hungaro che partile, dove disnorono sue signorie servile molto honoratamente et tulle vestite de abili cerimoniali solili in tal solenità, videlicet li ecclesiastici de un manlo de scarlato con capucio et bereta con una piega a l’intorno fodrala tulto di armelini, et li laici di veludo cremesin a la iuslessa foza. f 229'» Reverendissime in Cristo pater domine observantissime. El 17 dii mese fu l'ultima mia per mano dii nostro oralor, in risposta di le lelere di Vostra Signoria, et per quella li dinotai quanto mi ocorse. Questa sarà per avisarla de quanto è successo da poi. Come li dissi esser qualche diflìcullà fra questa Maestà e li Electori da venir in questo loco, de aver rispelo a la pestilenlia, et sopra questo mandono molli zenlilhomeni suso et zoso, a la fin contentorno satisfar a quanto volse questa Maeslà ; il che non era altro se non essi dicevano che era di necessità far la solenità de la coronalion in queslo locho, el che allra fiala era successo che altri Imperadori erano stati coronati iti altro locho, et poi per necessità erano slà astreli far un altra fiata dita coronatione in questo loco. Et per non convenir far el medemo volevano farlo qui, et cussi fo concluso per el zorno de liozi, che è Marti a dì 23. Ma per comenzar da più alto, aziò Vostra Signoria intendi il lutto, li narerò il successo. La Domenega, da poi disnar, la Majeslà Cesarea parli da Mastrich, et vene in uno picol vilazo lige 2 lon-tan de qui, e lì stele la nolle. La malina, fatto cola-tione, che fo a di 22, se ne vene in campagna cer-cha miglia ... de la terra, el lì si fermò perchè ognun si ponesse a l'ordine suo ; dove era etiam 3 cardinali zoè Sion, Gurgia et Croy. Vi erano li oratori del re di Iiongaria et Boemia come Eleclor per haver mandalo a tal effecto ; quelli de Ingallera, quel di Polonia, et mai el nunlio non vi è sialo per esser conlentione dii preceder con li Electori. Et siati in questa forma per bon spalio, venero li Electori ad uno ad uno acompagnali da la sua zenle davanti, et zenlilhomeni vestiti con grosse catene. El aproximati a la Cesarea Maeslà, per uno bon pezo smontorno da cavalo, et basandose prima la mano propria, feccno reverentia a Sua Majestà, con molta somissione, et li disseno in alemano alquante parole. Et fra questo tempo, sempre la Majeslà Cesarea slava con la barela a la mano. Et aprosimalose el excelentissimo Gur-gense, Sua Maestà li disse quello avesse a risponder, et per Sua Signoria, in alemano, fo risposto con poche parole, et cussi successe de lutti li Eletori a uuo per uno. Et aziò Vostra Signoria intendi chi sono stati, et la compagnia sua, li dechiarirò el lutto. El Coloniense suo con cercha 100 homeni d’arme ben (1) La carta 228 * è bianca.