I DI PIER PAOLO VERGERIO 189 LXXXKO. P. P. Vergerio a Lodovico degli Alidosi W (*). (B, c. 41 b; P, c. 57; C, c. 183; R, c. 14; G, c. 80; Ra, c. 5; T, c. 33; Ar. 70, c. 156; V 3330, c. 247 b; BP 1223 c. 38 (Bp); Mur. XVI, col. 215 d]. Non est apud quem querar, vir magnifice W, nisi apud te, qui solus ex principibus nostre etatis cum omnis generis^ eruditos tum maxime oratores et poetas colis. Karolus de Malatestis W, et (a) B P. P. V. Ludovico de Alidosiis Ymole principi s. d. P Eiusdem ad dnm. Lo-dovicum de Alidosiis Ymole principem de eversione statue Virgili! per Karulum de Malatestis Arimini dominum C Eiusdem contra Carolum de Malatestis Ar Paulus Ver-gerius vir summus et eloquentissimus ad illustrem Ymole dnm. Ludovicum Alidosium prò deiecta Virgilii statua Bp In omni virtutum genere excellentiss. in liberalibus artibus et in utroque iure consulti. Cl. P. P. Vergerli lustinopclitani de eversione statue Virgilii per Karolum de Malatestis Arimini dominum. Ad illustrem principem Ymole Ludovicum militem Mur. De Virgilii statua Mantuae eversa per Carolum Malatestam ad Ludovicum . Aggiunge poi in nota: « Scribo Alidosium ex fide codicis olim Urbi- • natis». Questo codice è ora Val. Urb. 1194, in cui l’epistola si legge a c. 74. (b) R om. vir magnifice B vir doctissime (c) V tum omnis honoris generis (1) Dal 4 luglio 1397 fino al 17 maggio 1400 non si rinviene menzione alcuna del Nostro nei Monumenti dello Studio di Padova; e le epistole da LXXXI a LXXXX, dettate in questo torno di tempo, ce lo dimostrano dapprima a Bologna, poi a Roma, ed infine a Firenze. Quali fossero i motivi che lo indussero ad allontanarsi da Padova, non è possibile precisare; egli però da più tempo s’era deciso di partire per proseguire i suoi studi altrove, non appena la peste vi si fosse manifestata; ed ecco nella primavera del 1397 scoppiare la guerra del Visconti contro Francesco Gonzaga « con tale violenza « da concentrare subito intorno a sè e « da assorbir tutta l’attività dei nemici «del principe lombardo», il quale fu poi sconfitto, con l’aiuto di Venezia, nella battaglia navale a Governolo sul Po, il 28 agosto 1397 (cf. E. Pastorello, Nuove ricerche cit., p. 94 sgg.). Può darsi quindi che la nuova guerra non fosse estranea alla decisione del Nostro; ad ogni modo, è assai probabile eh’ egli si trovasse già a Bologna, allorquando avvenne il fatto che provocò la presente epistola. Carlo Ma-latesta, capitano generale della Lega Per le note (s) e (;) v. pag. 191. Bologna, 18 settembre 1397. Plesso di chi meglio che presso l’Alidosi, protettore degli studi, deplorerà l’indegno atto