PREFAZIONE i. Delle vicende di Pier Paolo Vergerio, detto comunemente «Seniore» a distinzione dell’omonimo vescovo di Capodistria v’ha così ricca copia di notizie, dirette o indirette, conservate neH’Epistolario e nelle testimonianze dei primi suoi biografi da rendere superfluo qui un particolareggiato ragguaglio dei singoli casi toccatigli ; non faremo dunque in questa prefazione se non rammentare i fatti più salienti della sua vita, omettendo di proposito pressoché ogni discussione intorno a difficoltà d’ordine cronologico, e riserbando la documentata trattazione degli argomenti controversi al commento che accompagna ciascun componimento da noi stampato. Figlio unico di ser Vergerio di Giovanni de’Vergeri1, gentilotto di scarse fortune, e di Ysabeta de Azonis, 1 Per la presunta parentela tra i due Vergeri ved. la Tavola genealogica, e Appendice II, doc. n, p. 465, nota }. Avvertiamo sin da ora che il nome Pier Paolo, portato per primo dal Nostro, ricorre almeno due volte ancora nella famiglia de’ Vergeri, e cioè nella persona del notaio omonimo (1476-520 circa), di cui dovremo occuparci più innanzi, ed in quella del letterato che scrisse la prefazione all’edizione del De ingenuis moribus stampata a Lipsia nel 1604. 3 Quando e come e donde siano venuti a Capodistria i Vergeri resta incerto. Se prestiamo fede a quel che narra Bernardino Faino nell’opera intitolata: Arbore gentilicio historico dell'antichissima et nobilissima famiglia Lu^iaga, cognominata prima