DI PIER PAOLO VERGERIO 113 XXXXVIIII. P. P. Vergerio a Santo dei Pellegrini <*>. [B, c. 31; P, c. 26]. Heri, ad extremum lucis, littere abs te michi reddite sunt, eas, que ad me erant, illico resignavi et legi; reliquas, que Romam mittebantur M, hodie prima luce ad magistrum Iohannem de Ravenna, ut iusseras, puer detulit. illius ope spero eas quam primum Rome futuras. ita enim et rogavi eum et ille pollicitus est. sed quod ad priores et ad me attinet, de promotione tua W summum letor('), 10 qui non minus tibi quam fratri, quam parenti, quam ipsi quoque michi optime consultum veilem, honorem hunc, per se quidem am-plissimum, ampliorem multo augustioremque auctor effecit, quando is te vicarium elegit, qui plane omnium et optimus et prudentis-simus sine controversia credatur. reliqua bene spero processura, 15 si modo auctoritate arbitrioque prudentium (d) res administrentur. Commentarios ad Franciscum Corvum W mitto, ex eo habere promptos poteris. gravis michi fuit egritudo uxoris tue(!); matre (a) B P. P. V. Sancto de Peregrinis s. d. P Idem ad Sanctum de Peregrinis (b) ln B di espunto da seconda mano Pdimittebantur (c) B promotione se tua (d) P prüden tum braio del 1420 in Boemia presso Sigismondo. Nel 1422 tornò con quattro mila Ungheri nel Friuli e s’impadronì di Manzano, Rosazzo, Rocca della Chiusa e Badia di Moggio, ma riconosciutosi inferiore di forze ai Veneziani, riparò di nuovo in Ungheria. In seguito alle sue lagnanze contro Venezia al concilio di Basilea, il 22 dicembre 1435 venne lanciata contro la Repubblica la scomunica che fu poi annullata nel 1440 da Eugenio IV, veneziano. Ludovico mori nel 1439, ultimo dei grandi patriarchi feudali d’Aquileia. (1) Supponiamo che Michele da Ra-batta, quale vicedomino, avesse nominato Santo vicario in spiritua-libus durante la vacanza della sede patriarcale; le parole « omnium et « optimus et prudentissimus » certamente devono intendersi del Rabatta e non già del Caetani, il cui consenso alla permanenza di Santo in quell’ incarico non era stato ancora ottenuto, come si vedrà dalle epistole che seguono. Riguardo poi alla data della presente e dell’epistola seguente, è verisimile che fossero spedite insieme, in modo da formare quasi una sola lettera. Può darsi tuttavia che un’altra lettera da Santo sia venuta nel frattempo. (2) Non sappiamo chi fosse costui. (3) Santo ebbe due mogli : la prima, Antonia di Nicolò de Guerciis (Verzi) da Capodistria, fece testamento il dì 4 agosto 1382, essendo allora madre Padova, 19 febbraio 159$. Ha ricevute le sue lettere ; il cancelliere provveder^ all’invio di quelle destinate a Roma. Apprese con gran gioia la di lui no- ( mina a vicario dal Rabatta, e confida che quell’incarico gli verri confermato. Consegnerà il codice al Corvo, e si rallegra di saper la Pier Paolo Vergerio. 8