VITA DI PIER PAOLO VERGERIO XXVII sulla fine di luglio 1414, ritroviamo i due amici a Bologna, in attesa della partenza della corte pontificia per Costanza (epist. CXXXIII-CXXXV). Per gli anni trascorsi dal Nostro a Costanza (novembre 1414-maggio 1418), le scarse notizie che si desumono dalle epistole CXXXVI-CXXXVIII vengono opportunamente per noi colmate da alquant’altre indicazioni fornite dagli atti del concilio e dalle testimonianze di personaggi che vi presero parte. Apprendiamo così com’egli, già provveduto d’un canonicato a Ravenna, venisse eletto uno dei quattro scrutatori dei suffragi, e, dopo la poco accorta fuga e la deposizione di Giovanni XXIII, sollevasse grandissimo rumore contro di sè, favoreggiando apertamente i disegni del re de’ Romani, il quale anteponeva la riforma in capite et membris all’immediata elezione del nuovo pontefice, e trovavasi perciò in contrasto colle « nazioni » latine, capeggiate dal cardinale Zabarella, sostenitore dei diritti del Sacro Collegio. Chi ben consideri, così questa fervida attività del Nostro, come l’andamento del suo pensiero intorno alla necessità d’una riforma pur negli anni addietro, non si aspetterà certo di vederlo partecipare alle escursioni de’ curiali umanisti che scorrevano la Svizzera ed i paesi confinanti alla ricerca di codici latini; e di fatto, sebbene il nome del Vergerio ricorra -quasi si può dir per forza di inerzia-ogni qualvolta gli storici redigono l’elenco di simili scopritori, non si rinviene un solo indizio che dimostri ciò Al con- ' I veri ricercatori e scopritori di codici pare fossero solamente Poggio, Bartolomeo da Montepulciano, Cencio de’ Rustici, Zomino da Pistoia, e forse anche l’arcirescoro di Milano, Bartolomeo della Capra. Cf. R. Sabbadini, Le sco-