265 MDXX, OTTOBRE. 266 letera, et fu preso tal spion. Diceno etiam, che ’l bassa che era in Charamania havea scripto come el Sophì era intralo in Tauris, et che per tal causa haveva licentialo le zurme di Farmacia, per la qual se dicevano che era andà da la Natòlia homeni da remo da 90 milia. Etiam fo ditlo come el Signor era passato su la Natòlia, et che ’l vegniva a invernar al Cogno o in Amasia, et che a tempo novo andaria sopra il Sophì. 168* Letera di Todaro da Negroponte zojelier, data in Nìcosia, a dì 15 Lujo 1520, drizata al rezintento di Cypri. Magnifico et clarissimo signor Loeolenente del regno di Cipri. Havendome rechiesto la signoria vostra che li dicessi di le nove de Turchia, mi è parso far la presente a quella, per la qual sarà informata per ordine de quanto se diceva. Et prima, a dì 29 Zener, che zonsi de lì a Scandalorum, se diceva come el Signor turco faceva una grande armata di vele 400 per andar nel golpho di Venetia per assediar quella e per meter in terra la sua gente in Puja ; e de Aprii 1520 vene una allra nova dicendo che tal armada era per Rodi el Cipro, per voce et fama publicha ; et a dì 15 Zugno vene nova al signor de Scandalorum, come el Signor havea dismesso F armada, et avea licen-liato li sui asappi, zoè li homeni de galìa, che ogni uno andasse a far li fatti sui. La causa se diseva esser quesla, che haveano trovato uno spion dii Sophì con più lelere dii Sophì, il qual scriveva ad alcuni signori in Constantinopoli, che stiano alenii che lui vegniva con grande forza adosso il Signor turco : sichè era, per questo spion ac etiam per la nova lui avè dii prender di Zerbi de Barbaria preso dal re di Spagna, dismessa l’armata di mare, et mandò la sua zente per terra in Amasia el Cesarea per fare la invernata lì, per suspeto havea dii Sophì. Lo suo Capitano di mare lo fece impichare, et non se polè intender la causa. Copia di la letera del Gran maistro di Rodi al rezimento di Cipro scritta. Eccelentissimi magnifici ac nobiles domini, amici nostri honorandissimi. Havemo sopraseduto in la expeditione dii presente brigantino, axpectando alcuni nostri noncii di diversi lochi, et eri semo stali advisali da persone fide digne clic l’armata dii Turcho prò majori parte è dismessa, et ha licenliuto le gente da remo. Ta-mcn de li nostri vicini che erano andati in Constau-linopoli per tale effecto nissuno è ancora tornato; et se afferma che manderà fuora pochi navilii, quali non passerano lo numero di 40, per la guardia de sui porli. Dicono ancora che le gente terrestre passano da la Grecia in la Anatolia per andar conira il Sophì, havendo trovato alcuni de li soi principali che lenivano inlelligentia con dito Sophì. Noi staremo atenli a quello succederà, e pervenendo a noslra no-titia alcuna cossa importante, la faremo sapere a le Magnificentie Vostre, quce valeant felices. Data Rodi, die 30 Junii 1520. Subscriptio F. Fabricius de Carreto Magister Rhodi. Poi sier Marin Morexini savio sora le aque andò 169 in renga, et fece un gran discorso zercha la impor-tantia di le aque, narando la execution di la parte come havevano afitado zoè dado a far le do cave a Margera fino a Mestre che costavano tutte do zerea ducati 10 milia, dicendo bisogna danari, et ne haveano trovà dii vender di trageti una quantità, e di altre cosse, et voleano intrar in quelli hanno aterrà e fatto possession a li lidi con il sabion di la Signoria, et voleno far andar la Brenta per l’alveo nuovo come fo deliberato, ma voleano denari, senza i qual non poleno far nulla. Però voleno meter alcune parte, videlicet di vender offìcii si fa per li signori, suspender le expectative fate, far Vita hebreo possi venir in questa terra e voi donar ducati 250, e altro, e meter quella parte dii cambiar di bandi, justifi-candose le parte messeno li allri Pregadi esser juste, et licet per missier Lorenzo Bragadin avogador era stà impedito, havia autorità l’oficio. Et fe’ lezer la creazion dii 1501 nel Consejo di X, di tre Savii sora le aque, quali venisseno nel Consejo di X. Item, dii 1505 come fu data autorità di meter parte con un Consier et Cao di X. Item, dii 1515, poi tralà la materia di le aque e fato uno Colegio di 15, quali nel Colegio di la Signoria trati tal materia ; fe’ lezer la parte, non si poi asolver uno se non per via di gralia ; fo molto longo, stè più di do hore in renga, et venuto zoso : Fu posto, per sier Gasparo Malipiero e lui sier Marin Morexini, Savii sora le aque, non era sier An-lonio Condolmer terzo collega, una parte, che per numero fo balotà seconda in ordine ; che havendo