143 MDXX, ACOSTO. 144 il scrivan di la Ternaria non loysi non la mila di le spese jusln la parie: 167, 3, 1. Fu posto, per li dilli, non era sier Francesco Bernardo: atenlo che lutte le robe vien di Fiandra, Alemagna e altri lochi, capitano a Verona e per via di Hoslìa over di la Polesela vanno a le fiere solo vento e altri lochi alieni, però sia preso, che tutte saize, tapezarie, tele, pani e tutte altre robe capitano a Verona, sì de Ponente, come di terra todesca e ogni altro loco, prima pagi li dacii consueti a Verona, poi lazi le bolete per transito qui e non per altrove; dove zonte in doana di terra, siano poste in uno magazen separado e pagi, olirà quello è solito pagarse in le terre nostre, ducati uno e mezo per soma di peso lire 500 a la sotil, nè si possi aprir le baie si non per venderle de qui,.e si tolesseno allro camin per non andar a le fiere sotto vento, possino le dille mercadantie esser tolte per contrabando. Item, il dazio poslo a le dile a la Polesela over a la Frata, per parte presa a dì 28 Novembrio passado, sia revochato. Item, di qui pagi la mila di le spese, ut in parte: 146, 18, 2. A dì 29. Fo san Zuane Degolado. Fo Colegio di le biave. Et fu preso certe parte et ordeni, atento non vien fermenti di Ravena qui, come prima soleva, perchè li merchadanti vanno a comprarli de lì, et lì incanevano, et poi li trazeno per le (erre nostre, però sia preso che de ccetero alcun subdilo nostro non possi far tal comprede per lassar li fermenti de lì, ma ben quelli adretura farli condur in questa terra, soto pena etc., ut in parte. La qual fo publicata in corte di Palazo a dì ultimo ditto. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato Luogotenente in la Patria di Friul e niun passoe : tolto la terza volta sier Francesco Corner el cavalier, è am-bassador in Spagna, di sier Zorzi cavalier, procurator. Nè avochato in Rialto passoe. Fu fato ai X officii sier Benedetto Trun qu. sier Michiel, qual intra in loco di sier Nicolò fio di suo ' fratello e lui lo fece; è di età di anni 70, e mai ha auto offitio. El Serenissimo fu a Consejo. Et da poi Consejo, fo gran vento, adeo una nave de bole . . . carga di valonie e altro, di sier Gasparo Nadal qu. sier Nadal, hessendo sora Portosecco si averse et andò a fondi. A dì 30. La matina non fu alcuna letera da conto. Fo scrilo, per Colegio, al provedador d’Amplio sier Justo Guoro, come, inteso il bon offitio e vicina ben dii capitano di Stenech, e li conti dii Castel Ro- man, per tanto havemo deliberato mandarli per Augustin de Parma contestabile in Ampho, è venuto de qui, uno presente di alcune cosse, videlicet veri, cere et specie, per tanto lo invii etc. Et replichato, havendo inteso da li hornini di Bagolin le insolentie fanno quelli conti di Lodron, volemo non lassi passar vituarie vadino a Lodron, nè alcuni di loro di Lodron per transito per dila rocha di Ampho. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zontn. F, pri- 93 * ma semplice. Et expedileno do, videlicet Francesco da san Zuan di la Rogna fo famejo dii contestabile dii Podestà di Verona, absente ma legitimamente citado, per aver roto e fato fuzer da le preson di Verona Alexandro qu. Antonio Montati milanese, retenuto a Verona per caso importante: che ’l dito sia bandito di Venetia e dii destreto in perpetuo, e di tutte terre e lochi noslri da terra, e rompendo stia uno anno in preson Forte e rimandà al bando, e rompendo la seconda volta, li sia lajà una man in mezo le do Colone, con taja chi quello prenderà L. 1000, ut in parte. Item, Zorzi ditto il francese, cavai lizier e Malio da Casal Pusterlengo homo d’arme, absenli ma legi-mamente citadi, per esser slà utsupra, sia banditi ut supra, e rompendo stiano anni 2 in preson Forte, e rimandà al bando et hoc totiens quotiens, con taja L. 500. Le qual condanason a dì ultimo ditto fu publichà. Item, con la Zonta, preseno di vender il terrai over caxa fo dii ducha di Milan a san Samuel, olirn da cha’ Cerner et mine di la Signoria nostra, al publieo incanlo a danari dii Monte Nuovo, sicome è sta venduti altri beni di la Signoria nostra. Item, vender 1’ hoslaria dii Storion su la riva dii Ferro, videlicet dove la era apresso il dazio dii vili, ut supra. Item, preseno che de ccetero le nave di bole 300 in zoso non polesseno cargar sali in Cipro. A dì ultimo Avosto. La matina fo letere di 94 Roma, di V Orator, di 27. Come il Papa atendeva a far la promotion di cardinali 3 come scrisse, ma par non voy far lo episcopo di Lege a requisition dii re di Romani, e li ha scrito li nomini uno allro, e si tien il Papa fazi questo a requisition dii re Christianissimo. Scrive, il Colegio di cardinali in Concistorio è occupati zercha la collation di lo episcopo Biturizense in Franza etc. Scrive coloqui auti in Santa Maria del Popolo con l’orator di Franza monsignor di Pin, qual li ha ditto il Papa è satisfalo dii Re suo, che in questi tratamentì non è stà tralà centra la libertà di la Chiesia. E sopra questo fo varii