DI PIER PAOLO VERGERIO
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   cui initium fecere fruges ex Tarquinii Superbi agris in flumen pro-iecte, cum nemo Marti dicatas prò suis usibus vellet attingere <■>; quarta, civitas Leonina, ubi est Principis apostolorum ecclesia, quam ' £ c£|4 Leo papa quartus muris cingere cepit, quintus vero Leo perfecitW.
   5 ea preter ceteras estivum aerem insalubrem habet, hac, ut arbitror, Queai-uitim. t
1 .	. J.	poco salubre d’e-
   ratione, quod in meridiem soli patens, cum australibus ventis va- sutc-pores et maris et Tibridis accipit. ex his partibus, Roma constat Il circuito di Ro-
ma è ampio, con
magno circuita, cuius e£o(a) modum non ausini definire^, muri mur* c torri c°-
_	struite sotto Aure*
   urbis magna latitudine sunt crebrisque turribus, quasw Aurelianus IUno-
I monti son di-
10 imperator extruxit^. pars montana deserta est; plana tamen W et	*■ fi»""
r	1	r	e lungo tl fiume
que est ad flumen proxima colitur, ubi collapsis vcteribus edificiis s,*nno c*sup°Ic-
La zona Cistibe-
   nove nunc ac fragiles case grandibus insident fundamentis. cis Ti- rr'";‘,c C'r.'dlcd berim sunt tredecim portelo. porta Capena qua itur ad Sanctum S“pàoióprc vcr‘°
    (a) ER quovis ego (b) G E diffinire (c) E quos (d) G plana tantum (e) E XII via RG dànno tresdecim, sicché la legione di E può essere una correzione del copista.
  (1)	Tir. Liv. Hist. II, v. 1-4.
  (2)	Vi ha qui un errore cronologico. A fortificare con mura e torri il colle Vaticano, che era rimasto fuori della cinta Aureliana, s’accinse Leone III (795-816), e Leone IV (847-55) portò l’impresa a compimento nell’852. Leone V fu papa per un solo mese all’incirca, nel 903.
  (3)	Cf. Fl. Vopiscus, D. Aurelia-nus, XXI, 9; XXII, 1; XXXIX, 2. Ma forse il V. ha desunto la notizia da s. Hier. Chron. ad ann. 271.
  (4)	Secondochè scrive il Gregoro-vius (op. cit., I, p. 39), al principio del medio evo le tredici porte cis Tiberini erano: Flaminia, Pinciana, Salaria, Nomentana, Tiburtina, Praenestina, Labicana, Asina-ria, Metronis o Metronia, Latina, Appia, Ostiensis, Aurelia. Di queste, porta Metronia e porta Latina furono murate, e porta Aurelia cadde distrutta. L’Itinerario di Ein-siedeln (sec. vin) omette porta Labicana, ma accenna ad una porta chiusa che trovavasi al sud di Castra Prae-toria. Il V. invece, seppur dichiara
le porte « cis Tiberini » essere tredici, ne descrive soltanto dodici ; egli mette Capena in luogo di Ostiensis, omette Praenestina e Aurelia, ma nomina una porta Collina nella vicinanza di Castel Sant’Angelo. Senon-chè, l’antica porta Collina stava tra il Quirinale e l’Esquilino, al punto dove aveva principio l’aggere Serviano, e da essa si dipartivano le vie Salaria e Nomentana. Si tratta quindi d’un manifesto errore, anche se dovessimo ritenere che « Colina » nei nostri codici sia una storpiatura per «Cornelia» - la porta « trans Tiberini » che chiudeva il pons Aelius e corrispondeva alla porta Aurelia che stava « cis Tiberim », all’altra estremità del ponte - e che il V. poi abbia invertito la loro posizione. Supponiamo pertanto che, pur dandole il nome di porta Collina, il V. abbia voluto additare la porta Aurelia al ponte, di cui forse si vedeva qualche avanzo in quel tempo. D’altronde, la sua posizione è tra porta Flaminia e porta Capena. Riguardo poi a porta Praenestina, è chiaro come egli la identificasse con porta Labicana.
Pier Paolo Vergerio.
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