METODO DELL’EDIZIONE LXXXIII Tale, del resto, fu l’uso dei notai capodistriani durante tutto questo periodo di tempo Ma, comunque sia dell’inizio dell’anno, l’ordinamento dell’Epistolario non tornerebbe perciò inesatto, nè richiederebbe alcun cambiamento. Intestazioni e sottoscrizioni. - L’anonimo biografo, che scrisse la Vita stampata nel-l’A ppendice II (doc. v), ci informa che Pier Paolo usava cominciare le proprie epistole con la formola « P. Paulus s. d. Guarino », staccando « Petrus » da « Paulus »; questa sua dichiarazione non ci sembra però degna di fede. Le intestazioni primitive, conservate in Gu, dimostrano il contrario; e, siccome i copisti posteriori hanno racconciati perfino i titoli delle lettereGuar- dev’essere non anteriore al 29 novembre 1394 nè posteriore alla fine del gennaio 1395; e quindi l’unico elemento sicuro è «ante penultimam». (In complesso, inclineremmo ad assegnare l’epistola al dicembre 1394 o al gennaio 1395). L’epist. LXXXII reca « .IV. kal. ian. 1398 » ; e l’unico scioglimento di questa data, che concorda col contenuto, è quello di « 29 dicembre 1397 ». L’epistola XXXVIII, con la data «.vai. kal. ian. 1392», va ragionevolmente assegnata al 25 dicembre 1391. Notiamo inoltre che, sebbene dalla forma « penultima » riportata sopra, come pure dal «die vij» » dell’autografo, si potesse arguire che il V. abbia sempre scritto i numeri ordinali con desinenza in -a, i nostri codici e l’uso Colucciano confortano, in generale, la desinenza in -0. Non v’ha motivo, infine, a credere che le abbreviazioni «ian.», « feb. », « mart. », «¡un. », «iul. », debbano essere sciolte, senza eccezione alcuna, nella forma dell’aggettivo piuttosto che in quella del nome;le grafie «kalendisianuarii», «idibus augusti» &c., che figurano anche nelle epistole di Coluccio, ci sembrano anzi le risoluzioni più attendibili, almeno per le epistole giovanili del V. 1 Dagli istromenti notarili del 1389-90 prendiamo questi tre esempi: a) «in dicto millesimo [1 }8y], indict. duodecima, die martis, vigesimoprimo « mensis decembris » ; b) « in dicto millesimo, indict. duodecima, die mercurii, « vigesimonono mensis decembris » ; c) « millesimotercentesimo nonagesimo, « indict. terciadecima, die dominico, secundo mensis ianuarii » (Archivio Civico di Capodistria, voi. Ili, c. 170, 171 e 171 b).