— 21 — Cognome e Nome Condizione - Patria RISULTANZE PROCESSUALI Osservazioni a non fuggire. Villa conferma la confidenza fatta al Davi, ed il consiglio avutone. Aggiungeva essere nell’anno 1815 arrivata alla Fratta la moglie del Generale d’Arnaud nata Monti, di cui a suo luogo, la quale confidò ad esso Villa, al Davi, ed altri, che proveniva dall’isola d’Elba, ove aveva veduto Napoleone, il quale dovea sortirne nel mese di marzo, avendo ella a quest’uopo avute delle segrete commissioni, per Gioachino, con cui dovea proceder di concerto : che diversi Generali doveano favorir la rivolta, e che in tal incontro la d’Arnaud promise ad esso lui, ed al Davi di far loro ottenere in tale evento un carica, cioè al Villa quella di Capitano, ed al Davi quella di Viceprefetto (61). 64. D’Arnaud nata Monti. Vedova del Generale d’Arnaud Francese - Idem Qui è riferibile quanto si è detto di sopra intorno a questa d’Arnaud. Narra Villa, che partita dalla Fratta la d’Amaud, e seguita l’evasione di Napoleone dall'isola d’Elba ella spedì da Ferrara col mezzo di certo Caffettiere Gambate della Fratta una lettera al di lei fratello Sebastiano Monti, colla quale gli accompagnava varie istruzioni onde agire al momento, che i Napoletani avessero passato il Po, delle coccarde tricolorate italiane, e dei proclami da diffondere, che però Villa vuole essere stati da esso distrutti prevedendo il rischio, cui si sarebbero esposti. Tommasi parla di questa donna osservando, che ella mostrava gran disinvoltura, e franchezza, e spacciava gran corrispondenza, relazioni e carteggi all’epoca di Murat con Parigi, Milano e Venezia. Lombardi intese da Villa avergli la d’Arnaud spedito non meno che al