— IO — Cognome e Nome Condizione - Patria RISULTANZE PROCESSUALI Osservazioni 32. Boschetti Angelo, detto il Rosso. Già Commissario di Polizia in Padova, ed ora interveniente a Brescia - di Brescia. 33. Brera. Professore - di Padova. 34. Branzoloschi Orazio. Conte - di Vicenza. Altro di quegli, che intervengono alle suddette unioni nel Palazzo Zuliani. Il R. Delegato Pro.le di Brescia osserva, che come Commissario di Polizia in Padova era l’esecrazione di tutti. Impiegato nei Tribunali fu dimesso sotto il cessato Governo per cattiva condotta. Vien considerato nemico di questo Governo, di talento, accortissimo, intrigante. E frequenta persone pregiudicate nella pubblica opinione sia in politica, sia in morale (30). Foresti dopo la sua condanna rivelò che certo studente Zamboni di Padova gli confidò, che questo Professore accoglieva in sua casa alcuni scolari, che distingueva e gli esternò il suo sospetto, ch’ei si occupasse di qualche segreta Società aggiungendo lo stesso Foresti d’aver inteso, che in Padova esisteva una Segreta Società (31). Foresti in una conversazione del Co : Antonio Bonacossi di Ferrara intese il Branzoloschi narrare essergli stata proposta una volta l’aggregazione alla Carboneria. Sentito in qualità media il Branzoloschi depose, che avanti 10 o 11 anni certo Antonio Perot Parigino impiegato allo spedale militare d'un Reggimento Francese confidandogli l’esistenza di questa Setta in Capua glie ne propose la aggregazione, al che esso vuol essersi rifiutato. La Polizia di Venezia lo dichiara attaccato al passato ordine di cose, ma però circospetto e tranquillo, amico intrinseco dei fratelli Marchesi Canonici di Ferrara (uno dei quali, cioè Gio : Batta fu condannato per Carboneria) uomo leggiero, e di scarsissime cognizioni e talenti (32). Idem.