— 75 — militare, come dall’elenco relativo della Giunta di Alessandria esistente dagli atti, e stazionò in Torino col Corpo suddetto ». È citato anche nell’elenco degli studenti di Pavia partecipi ai moti del 1821 pubblicato da R. Soriga, in : Risorgimento Italiano, 1922, fase. 1-22. (45) In Archivio di Stato, Milano, id. id., Reg. C, Fol. 31, eguale nella sostanza ; vi è aggiunta la qualifica di Capo Battaglione e nelle risultanze : « Una anonima denuncia dei 2 novembre 1822 contro alcuni individui indicati per Carbonari parla anche di questo dicendo che egli sta in relazioni coll’ex ufficiale di gendarmeria Rubini, che vien qualificato uno dei principali emissari di detta setta ». (46) In Archivio di Stato, Milano, Reg. C, Fol. 50, sotto il nome di Capetti (e non Cappetti) vi è l’identica nota con questa aggiunta : « Un elenco rimesso da S. E. il Sig. Presidente di Governo di Milano intitolato : Nomi de’ Carbonari e de’ nominati negli atti di essi contiene anche (questo) ». Fu prefetto di Macerata durante la breve dominazione di Murat nel 1815, dopo essere stato segretario di Prefettura del Dipartimento del Tronto sulla fine del Regno Italico ; nel 1817 era stato designato a far parte del Governo provvisorio nella progettata insurrezione delle Marche ; cfr. D. Spadoni, Per la prima guerra dell’indipendenza Italiana, cit. pag. 233, dove sono anche date in sunto le risultanze presenti. (47) In Archivio di Stato, Milano, id. id., Reg. C., Fol. 50, identica annotazione a Capetti Leonardo. (48) In Archivio di Stato, Milano, id. id., Reg. C, Fol. 50, identica annotazione a Capetti Giuseppe. (49) In Archivio di Stato, Milano, id. id., Reg. C, Fol. 50, annotazione eguale nella sostanza. (50) In Archivio di Stato, Milano, id. id. Reg. C, Fol. 51, annotazione eguale nella sostanza. (51) In Archivio di Stato, Milano, Reg. C, Fol. 52, identica annotazione dove però manca : « ultimamente abitante in Napoli ». Il Barbalia qui ricordato è certo il Barbaja, noto impresario teatrale napoletano. (52) In Archivio di Stato, Milano, Reg. C, Fol. 53, la stessa notizia in termini più brevi, però sostituendo « segreti confidenti » a : « da alcuni atti desunti in via politica » e aggiungendo che il capo della progettata rivolta era Cesare Domeniceti. Manca poi la specificazione della « Provincia di Brescia » e l’osservazione che « si proseguono le investigazioni ». (53) In Archivio di Stato di Milano, id. id., Reg. C, Fol. 34, annotazione eguale nella sostanza. (54) In Archivio di Stato, Milano, id. id., Reg. C. Fol. 30. Identica annotazione. Si aggiunge in margine che nel 1828 il Tribunale di Milano a sua richiesta : « gli rilasciò un certificato di nessun aggravio a suo carico ». La qualifica di Prefetto di Ferrara va riferita ai giorni della dominazione di Murat nell’aprile del 1815. Cfr. D. Spadoni, op. cit., pag. 182. (55) Manca in Archivio di Stato, Milano, id. id., Reg. C. Fol. 30, il primo periodo (da : « allorché fu sottoposto » a : « tale procedura ») : il resto è identico nella sostanza, salvo che il Ferro viene detto addirittura « caldissimo carbonaro » anziché soltanto « sospetto ». Sul Cicognara (1767-1834) il noto autore della storia della scultura, inviato in Piemonte sotto la Cisalpina, deputato per Ferrara a Lione, consigliere di Stato, cfr. oltre le sue Memorie edite dal Malamani, Casini, Ritratti e studi, cit. pag. 429 e Ugo Da Como i Comizi Nazionali di Lione, Voi. II, pag. 566, Doc. 314 e pag. 825, Doc. 378. In Archivio di Stato, Venezia, Presidio di Governo, IX, 2/37 risulta che in data 23 dicembre 1818 si comunica al Governo di Venezia che il Conte Leopoldo Cicognara è stato insignito dell’Ordine della Corona di ferro di 3a classe. Il conferimento è avvenuto il 21 dello stesso mese. Ancora Presidio di Governo 1815-19, IX, 8/2. Si nega al conte Cicognara Leopoldo la nomina a Consigliere intimo e si respinge la domanda di un emo-