Cognome e Nome Condizione - Patria RISULTANZE PROCESSUALI Osservazioni 36 studenti in Piemonte, e non sottace le sue speranze d’un buon esito, giacché (così s’esprime) le belle idee trovansi ormai radicate nei più teneri giovani. E qui narra, che di quei giorni in una Scuola di giovani da 11 ai 12 anni essendo stato dettato il quesito intorno alle virtù dell’Augusto Sovrano, eglino si misero a ridere spontaneamente (99). 102. Locatelli Domenico. Già impiegato presso la cessata Corte - di Brescia. 103. Luzzato. Negoziante Ebreo - di Rovigo. 104. Luini Conte Giacomo. Già Direttore Generale della Polizia sotto il cessato Governo Italiano - di Milano. Da alcuni atti assunti in via politica dietro le denunzie segrete portate sopra la supposta esistenza d’una vendita Carbonica in Toscolano, viene indicato fra le persone sospette di appartenere alla Carboneria, e che interviene alle Adunanze che si tengono in un Sotterraneo dell’Ateneo di Brescia (100). Foresti dopo la sua condanna lo indicò come persona, su cui si poteva calcolare per le viste della Carboneria in vista dei conosciuti suoi principi politici (101). Laderchi depose, che essendo stato nel gennaio 1821 dimesso dall’arresto politico in Milano, visitò pria di partire questo Luini, al quale era stato da suo padre raccomandato, ed in quest’incontro gli raccontò, che il suo arresto era provenuto per la sua qualità di Carbonaro, ma che negando potè liberarsene, e gli disse ancora, che tali erano anche Ma-roncelli, Porro e Pellico osservando che Luini mostrò sommo piacere per la sua liberazione, e gli disse che col mezzo della Massoneria era divenuto amico di suo padre Giacomo Laderchi sotto il cessato Governo Italiano, ciò che gli disse anche il detto suo Il Supremo Senato essendosi occupato della questione se Luini potesse essere soggetto alla inquisizione per omessa denunzia, ne decretò lo intra-lasciamento in data 13 febbraio 1822.