NOTE (1) Gaspari Giacomo. Fece parte del Consiglio di vigilanza pubblica istituito dal Generale Kilmaine il 27 aprile 1797, dopo le Pasque Veronesi e membro del Comitato di Polizia. Nominato Viceprefetto del Dipartimento dell’Adige a Legnago (decr. 20 luglio 1805), Cavaliere, Prefetto del Musone (decr. 21 aprile 1808) fu poi trasferito a quello del Metauro con Decr. 14 die. 1811. Nell’Anagrafe del 1836 non risultano fra i cittadini nè Giacomo nè sua figlia. (2) Capetti Giacomo di Luigi e Lucia Fiorio, possidente, n. 1 sett. 1778, sposato 23 luglio 1807 ; m. 20 sett. 1844 a S. S. Apostoli. (Anagrafe 1836 -R. P. N. - N. 2955 - Civico N. 651. Per Capetti Giacomo, vedi : Biadego, La dominazione austriaca a Verona, pag. 52 e 54 e Mariutti, Le società segrete etc., pag. 139. (3) Schioppo Giuseppe, n. da Giacomo e dalla nob. Giovanna Ponte-dera il 4 giugno 1762, ammogliatosi il 24 ottobre 1802 colla Contessa Margherita Giusti, morto il 18 gennaio 1822. Il 27 aprile 1797 fece parte del Comitato ai viveri sotto il Consiglio di Vigilanza Pubblica. Giurò il 30 detto (Proclami del Governo Democratico T. I). (4) Fontana Girolamo di Giovanni e Gaspari Ottavia, possidente n. 9 marzo 1780. Anagrafe dell’anno 1836 - R. P. N. 4639 - Civico N. 1622. (5) Caperle Giuseppe di Sebastiano e Marani Francesca, possidente, n. 8 sett. 1775 ; sposato li 29 nov. 1840 ; m. 10 febbr. 1848 al Duomo. Anagrafe 1836 - R. P. N. 3422 - Civico N. 1426. (6) Cabrusà Carlo di Leonardo e Braganze Elisabetta, scrittore, n. li 13 giugno 1772 a Sega sotto Cavajon e venuto a Verona l’anno 1800. Anagrafe dell’anno 1836 - R. P. N. 2742 - Civico N. 2288. (7) Porcellati Remigio nominato membro del Governo Centrale il 6 luglio 1797, per Cologna ; membro del Comitato di Legislazione con Benedetto del Bene e Alessandro Felisi. (8) Polfranceschi Luigi q. Girolamo, di Verona, di anni 38, possidente. Fratello di Gio. Batta. Nacque il i° novembre 1761. Cospirò contro l’aristocrazia veneziana, come attesta B. del Bene (Avvenimenti successi in Verona. Verona, Franchini 1888, pg. 12). Democratizzata la città, appartenne successivamente al Consiglio di Vigilanza e al Comitato di Polizia, e il i° luglio ’93 fu Presidente della Municipalità : poi del Comitato di Polizia, della Commissione di Alta Polizia, del Governo Centrale ; indi Censore, membro della Commissione alla vendita dei beni nazionali e a quella per riconoscere i debitori della Cassa Finanze. Nell’aprile ’99 fu arrestato dagli austriaci, fra gli obbrobri e le contumelie della plebe. Tornato dalla deportazione, riprese a partecipare alla vita pubblica. Il 25 aprile 1801 era membro del Governo provvisorio di Verona, poi della Municipalità e a questa appartenne fino al 1805 come Presidente. Deportato a Sebenico e Petervaradino. Vedi : F. Apostoli, Le lettere sirmiensi, Milano, 1906, pg. 403. (9) Torri e non Turri Alessandro, nato a Verona il 13 ottobre 1780. Morto a Pisa il 13 giugno 1861. Vedi : Biadego, La Dominazione austriaca a Verona, pagg. 50, 81, 96, 97. I4I- Vedi : Angela Mariutti, Organismo ed azione delle Soc. Segrete, in : « Miscellanea di Storia Veneta », Voi. Ili, p. II, pag. 144.