— 44 — Cognome e Nome Condizione - Patria RISULTANZE PROCESSUALI Osservazioni noscimento dei Carbonari, ed ammetteva ancor egli la possibilità ch’ei fosse stato aggregato alla Carboneria da certo Rati Napoletano, Ufficiale, il quale ne aggregò degli altri poiché avea del trasporto per le Segrete Società. La Polizia di Milano lo indica sospetto di avversione a questo Governo, e di somma deferenza spiegata per Murat allorché s’avvanzò ad Occhiobello, per cui è sorvegliato, ma esclude il sospetto di sua appartenenza alla Carboneria (125). 128. Natali Gaetano. Dottore in legge, Giudice quiescente - di Occhiobello. 129. Nicolini. Sacerdote maestro al liceo di Brescia. - Nativo di Colleo, distretto di Valtrompia, Abitante in Bre- II R.° Delegato di Rovigo lo indica sospetto referendario della Polizia di Ferrara (126). Francesco Trainini depose d’aver in sul finire d’Aprile 1820 camin facendo ritrovata una lettera presso il viale, che mette al Palazzo Balucanti vicino al Borgo delle Pile una lettera sottoscritta da Certo Nicolini, e che appariva indirizzata a certo Brentana di Bovegno. Lo scrittore di questa lettera, che appariva scritta il dì 6 aprile detto anno da Brescia palesava il suo amore ai prin-cipii della Carboneria, l’avversione contro il Governo, il suo giubilo per lo sperato trionfo della rivolta Piemontese, ed eccitava l’amico Brentana ad unirsi anch’egli per ispargere nel popolo l’avversione contro il Governo e favorire la rivoluzione dei Piemontesi in questo Regno, alla quale impresa erano consacrati i Carbonari, ed il Conte Arriva-bene di Mantova, del quale lo scrittore si diceva seguace. Questa lettera terminava colle parole: Nello scorso anno sostenne gli esami per essere ammesso all’avvocatura. In seguito Trainini ritrattò la sua deposizione dandole un altro colore.