to verso la metà del Quattrocento da Leonello d’Este Signore ili Ferrara e da lui do nato al suo maggiordomo e consigliere Folco di Villafuora. Fu poi ili Francesco Strozzi, rifugiatosi da Firenze a Ferrara dopo il mal esito della congiura di Luca l’itli contro i Medici. Passò in seguito al Conte Alfonso rrotti clie nel 1553 fece abbellire la facciata con gusto classico da Girolamo da Carpi elio vi concepì il bellissimo prospetto del portale adorno di balcone sul quale si aprono duo finestroni incorniciali, da stipiti marmorei e una porticina sulla quale posa la elegante nicchia occupata dal busto, di buona fattura, del Duca Ercole II. Nel 1721 il palazzo fu acquistato dal Card. Ruffo (die lo congiunse alla residenza episcopale e vi stabilì il Seminario clic tuttora lo occupa. Di questa che fu una delle più belle dimore patrizie di Ferrara, rimane nel primo cortile una porta quattrocentesca con stipiti scolpiti c fiancheggiata da due colonne presso cui ha inizio la scala principale e di fronte, due salette, artisticamente importanti, frescate da Benvenuto Tisi da Garafolo tra il 1517 e il 1519, opere in cui l’insigne artista ha mostralo di saper eccellere fra quanti si sono dedicati alla pittura murale decorativa. La