ai pari della maggiore in puro stile romanico ed hanno sobria ornamentazione: nella lunetta di quella a destra, di miglior lavoro, vi è scolpita la mano benedicente, sim-boleggiante la SS. Trinità. Più sopra vi è una testa colossale di donna scolpita nel medioevo ad imitazione dell’antico, che ritrae, secondo la tradizione popolare, Madonna Ferrara, la leggendaria fondatrice della città. Merita attenzione la statua del Marchese Alberto d’Este signore di Ferrara posta nella vicina nicchia. Vi fu collocata nel 1393 per ricordare di avere egli ottenuto la bolla di riconoscimento e di privilegio della Università di Ferrara, e un’altra sui beni enfìteutici. Quest’ultima vi è accanto scolpita da tale Enrico di Colonia, o-refice di quei tempi. A fianco della poi-ta di sinistra vi è una i-scrizione postavi nel 1843 in sostituzione di altra in bronzo asportata dai francesi : ricorda il passaggio di Ferrara dalla dominazione estense a quella pontificia. La sovrasta un bel busto di Clemente Vili, opera di Giorgio di Albenga, fuso nel 1605. La grande porta si apre sotto il monumentale protiro che sporge dalla campata mediana. I protiri, che risalgono all’ epo- 36