c dei quattro Dottori della Chiesa. Di tale operosissimo artista sono pure i quattro busti di Sante sopra le pilastrate. L’ahar maggiore possiede una bella, ma alquanto deperita, tela di Mattia Bortoloni, colla Vergine e il Figlio venerati dai Santi Cosma e Damiano. All’altare di sinistra vi è dipinto il Martirio dei due Santi e in quello di destra la loro Decapitazione. Questi due quadri furono dipinti nel 1738 dal centese Pietro Sita. Lo sfondo della luminosa cupoletta colla «SS. Trinità e Angeli» è un’altra pregevole opera del Bortolani. Oltrepassato 1’ incrocio della Via Carlo Mayr con quella di San Romano (v. p. 59) si presenta, bell’esempio di agiata abitazione del primo Quattrocento, la casa Gombi (n. 10). La parte della facciata sino alla fascia in terracotta del primo piano è un vero gioiello di disposizione e di ornamentazione, la quale diventa di incomparabile squisitezza nell’arco a sesto acuto della piccola porta. La prossima Via Porta Reno vigilata dall’antica torre gentilizia dei Lenti, e già in parte percorsa per visitare la Chiesa di S. Paolo, ci riporta nel centro della città. 232