ge degl’innocenti» di Benvenuto Tisi da Garofalo, del quale sono pure, e autentici, i quadretti dell’ ancona. I due belli affreschi delle pareti laterali sono di Girolamo Dome-nichini che li dipinse nel 1861. 5.a Capp.: La pala col S. Francesco di Paola è del bolognese Cesare Giuseppe Mazzoni (1678-1763). 6.a Capp.: Statua in terracotta di Lorenzo Gherri (sec. XVII). Nel pilastro fra questa e la seguente «•appella vi è una pregevole «Flagellazione» quattrocentesca col Cristo in stucco di tutto rilievo ed i flagellatori dipinti dal Garofalo. 7.a Capp.: Copia della maestosa «Madonna del Pilastro» del Garofalo. 8.a Capp. : Ricco altare barocco di legno scolpito e dorato. Il S. Antonio nell’ancona è un pregevole avanzo di un affresco trecentesco della precedente chiesa e la tradizione lo dice dipinto dal Beato Donato Brasavola minorità. La tela a destra col «Miracolo della mula he s’inginocchia davanti al Santissimo» è del fiammingo Giovanni Van Gembes o Vengem-bes. Nel braccio destro della crociera : ricco mausoleo del Marchese Ghiron Francesco Villa, condottiero illustre, generalissimo delle armi di Francia, di Savoia, della Repubblica \ eneta, morto nel 1670. Non si conosce chi abbia eseguito questo pomposo monumento, 177