1 Il Palazzo Roverella. La decorazione in terracotta nelle facciate delle case, che ili Ferrara nel Quattrocento assurse a vera perfezione sia per la fresca originalità e l’eleganza dei motivi, che per la finezza della modellatura, come ben lo dimostrano moltissimi ornati di porte, di finestre e di cornicioni tuttora conservati, ha il suo massimo capolavoro nel magnifico prospetto di questo palazzo. Tolto lo scorso anno l’antiestetico balcone chiuso di legno del settecento, che nascondeva la trifora mediana, nulla più turba l’armonia perfetta della facciata. Questa è divisa in dieci scomparti, limitati ciascuno da lesene e cornici ricche di superbi rilievi. Si aprono negli otto scomparti laterali, sedici finestre, che nel piano a terra sono rettangolari e nel primo piano sono a pieno centro, contornate tutte da sobri stipiti ai quali si aggiunge in quelle superiori un frontone triangolare. Negli scomparti mediani, alla porta adorna di marmi, soprastà, posata sul fregio del marcapiano, la trifora centrale ora ripristinata. Curò i restauri la « Ferrariae Decus ». Questa opera insigne venne eretta nel 1508 per Girolamo Magnanini secretano del duca 153