dei Santo racchiuse in cassetta adorna di tre lastre d’argento in cui vi è finemente inciso San Maurelio che benedice il Duca Alfonso I, il piccolo Ercole II presentatogli dalla madre Lucrezia Borgia, e il priore del convento. Usciti da questa cappella il primo altare ha una S. Francesca Romana dipinta dal Naselli indi segue quello del 'Crocefisso fiancheggiato dalle grandi tele della «Flagellazione» e della «Incoronazione di spine» dipinte da Costanzo Cattani. Vicino all’ingresso vi è il monumento di Orazio Ariosti nipote del sommo Lodovico. La sagrestia d’ottimo gusto rossettiano è formata da due sale intercomunicanti per mezzo di un arco in marmo fiancheggiato da due eleganti bifore. Contiene due paesaggi di Giuseppe Zola (1675 fl743) e ritratti di Olivetani di Don Francesco Parolini. Usciti dalla sagrestia si veda il bel claustro ad arcate posanti su pregevoli capitelli del rinascimento e l’elegante puteale del secolo XVIII. Il convento un tempo vastissimo ed ora in parte demolito, nulla più conserva di interessante. 237