nel 1662 dall’architetto Francesco Mazzarel- li. La facciata fu ridotta quale ora si vede nella prima metà del secolo scorso e fu adornata del bel portale trasportatovi dalla chiesa soppressa dello Spirito Santo. L’interno a pianta elittica ha eleganza di linee degna dell’illustre architetto. Sopra le due porte minori vedonsi le due statue della Fede e della Carità, di Pietro Turchi; la pala del primo altare di destra, con S. Anna e Maria Bambina venerate dai santi Luigi re di Francia, Francesco di Paola, Giovanni Nepomuceno, Elisabetta e Rosalia, venne dipinta da Gerolamo Gregori. Il secondo altare ha un buon dipinto della prima metà del ’400 raffigurante un «Ecce Homo» e lateralmente una «Pentecoste» e una «Resurrezione». La pala del 3.o altare è una pregevole tela dipinta nel 1825 da Gerolamo Domeniehini e rappresenta la Vergine in trono, S. Agostino, S. Vito, S. Nicola da Tolentino e due Sante Agostiniane. Il quadro era all’altare maggiore della soppressa Chiesa di S. Vito. Nei muri laterali vi è appeso un S. Francesco del Gregori e il Martirio di S. Agata. L’altare maggiore ha, in nicchia, la statuta di S. Apollonia, buona scultura in legno di Tommaso Gandolfi genovese. Gli 221