Sala degli stucchi. I] mirabile soffitto eccezionalmente fastoso è di Bongiovanni di Ge-miniano pittore, e la larga fascia sottostante colle sei nicchie, in cui sono raffigurate le Virtù fra ricchi riquadri ove gemetti alati sostengono imprese estensi e altri suonano, è opera di Domenico di Paris. L’esecuzione risale al 1467. Nelle vetrine 1, 2, 3, 4 e 13 sono esposti esemplari dei più rari capolavori dell’ arte delle medaglie, di cui figurano in grande numero, opere di artisti italiani di maggior rinomanza, come il Pisanello, Matteo de Pasti, Sperandio, Baldassare Estense, P. Leoni, Boldu, Enzola, Alari, Poliamolo ed altri ugualmente celebri. Le altre vetrine contengono pure pregevoli medaglie disposte secondo l’ordine alfabetico delle città alle quali si riferiscono. Le vetrine 5 e 12 rec-chiudono medaglie straniere. Preziosissimo cimelio di questa sala è il modello originale del Mosè di Michelangelo, e vuoisi sia quello presentato dal sommo artista al Pontefice Giulio II prima di eseguirlo in marmo, e che per ciò sia stato così minutamente finito. Una vetrinetla a muro conserva un bello smalto di Limoges colla « Decapitazione di 208