lavoro del Naselli. Il secondo altare di sinistra ha un Crocefisso scolpito in legno da Marco Beccari d’Armantier; la Madonna e il S. Giovanni pure in legno sono opera di frate Antonio Alberti, cappuccino; il «San Francesco che riceve le Stimmate» e «Il Bambino che appare a S. Antonio da Padova» bassorilievi lignei anch’essi, furon scolpiti da Filippo Porri. Il grande quadro posto sopra l’ingresso in cui vedesi «il Centurione che supplica il Redentore di guarirgli il servo» è opera di ignoto e i due quadri ai lati: la Madonna di Loreto e S. Carlo Borromeo sono del Borioni. Si devono annoverare tra le pili belle statue di Andrea Ferreri, le sei in terra cotta che si ammirano nelle nicchie presso l’ingresso e il presbiterio. Dello stesso scultore si conserva nel coro una Immacolata. Questa chiesa possedeva un tempo la celebre preziosa tavola del Francia «La Madonna del prato delle rose». Portala a Parigi durante la dominazione francese, andò ,a far parte della Collezione dell’imperatrice Giuseppina alla Malmaison donde passò nel 1815 alla Pinacoteca di Monaco di Baviera ove trovasi tuttora. Una lodevole copia di questo capolavoro si trova nella sacrestia in 121