a Gerolamo da Carpi abolì le merlature e fece sorgere, con nobili linee classiche, i sopra corpi delle torri, e accrebbe le cortine di un nuovo piano. Nel 1570 Alfonso II volle dalo alle torri maggior slancio e dall’ architetto Alberto Schiatti furono costruite le edicole terminali. In vari e non sempre precisabili tempi, furono portate al Castello, specialmente nei rivellini, che in origine erano probabilmente due soli, altre modificazioni che concorsero a formarne il caratteristico aspetto, che tanto e da tutti ora si ammira. L’Interno. Dal «Rivellino di Mezzogiorno » in parte rifatto nel 1554 su disegno di Gerolamo da Carpi, il quale vi dipinse a fresco, nella fronte la Sacra Famiglia, S. Giorgio e S. Michele, si entra, fiancheggiando la « Torre di S. Paolo» in cui vedèsi una targa con imprese estensi, in un andito al quale un ottimo recente restauro ha ridato il primitivo severo aspetto. La parete di destra conserva una «Madonna col Figlio» parte centrale di un affresco della prima metà del Quattrocento raffigurante 1’« Adorazione dei Magi». A sinistra in una nicchia vedonsi tracce di figu- 87