[22.lV.ig] Una proposta ritirata 443 accettò come linea di occupazione italiana quella del patto di Londra. Perché le fa adesso? Lloyd George ha chiesto a Balfour se fosse stata data conoscenza del trattato di Londra a Wilson, e Balfour ha risposto: « Si, quando io fui in America lo discussi con lui ». Si è studiata la possibilità di una conciliazione all’in-fuori del trattato di Londra e Lloyd George e Clemenceau si sono riservati di parlarne al Presidente Wilson. Alle 17 arriva al nostro albergo Sir Maurice Hankey, segretario di Lloyd George, ed è ricevuto da Orlando in presenza di Sonnino. Egli viene a chiedere a nome di Clemenceau, Wilson e Lloyd George, che stanno concertandosi, se Orlando e Sonnino ritengano di recarsi da loro per trattare la cessione all’Italia di alcune isole della costa dalmata. Dopo discussione l’invito è declinato. Hankey dichiara che la proposta di fare di Fiume una città libera viene ritirata. La stampa mondiale si sbizzarrisce, come al solito, ad inventare notizie circa il conflitto inerente alla questione adriatica. — Nel giorno di Pasqua Fiume ha rinnovato entusiastiche dimostrazioni di italianità. Le convocazioni del Senato e della Camera dei deputati sono state prorogate al 6 maggio. Abbiamo concluso l’acquisto di 150.000 tonnellate di navi mercantili in Inghilterra. Gli approvvigionamenti ed >1 carbone hanno ripreso ad arrivare sufficientemente nei nostri porti. È un altro grosso lavoro compiuto dai miei uffici. Continua a Monaco la lotta fra comunisti e governativi con alterna vicenda. 22 Aprile. Alle 15 assumo la presidenza della commissione porti, vie d’acqua e ferrovie al ministero dei lavori pubblici, per discutere alcune modificazioni proposte dalla delegazione britannica agli articoli già redatti per il trattato colla Gei-mania.