362 Il Fascio primogenito [24.n1.19] e contro la continuazione del regime di guerra. Essi s’infiltrano in tutte le classi, agitando l’illusione dell’eldorado russo e creando fra gli smobilitati, fra gli operai, fra i contadini, stati d’animo che fanno prevedere giorni tristi per il Paese. Studio perciò con la massima attenzione tutti i possibili provvedimenti, promettendo con interviste sui giornali un prossimo notevole miglioramento. Il mio sottosegretario Nunziante, i direttori Giuffrida e Morandi, capiscono perfettamente la situazione, e mi sono di validissimo aiuto per il suo miglioramento. Contro il dilagare del sovversivismo di ogni specie si delinea una seria reazione specialmente fra i reduci della guerra. Ieri Mussolini ha fondato a Milano il « Fascio di combattimento ». Alle 12 mi reco dal ministro dei trasporti De Nava e tiriamo le somme di tutto il tonnellaggio che dovrebbe essere sotto il nostro controllo per il servizio dei vari approvvigionamenti e che dovrebbe ammontare a 3.200.000 tonnellate, comprendendovi la flotta mercantile austriaca e quella parte della tedesca che ci verrà assegnata. Parliamo anche dei mezzi per riorganizzare il servizio ferroviario e per liberare i porti ingombri di merci. Alle 16'/j ha luogo un nuovo Consiglio di ministri e in esso faccio una lunga relazione sull’opera compiuta dal mio dicastero durante la mia assenza sempre in contatto con me, sia per gli approvvigionamenti del Paese che per quelli delle terre liberate, delle terre redente e delle terre nemiche. Ho esposto tutte le difficoltà alle quali ci siamo trovati di fronte e le loro cause; ho riferito sui lavori compiuti dalle commissioni economiche interalleate, sui programmi che sono già in corso di esecuzione, ed ho trattato la questione del carbone, del quale 100.000 tonnellate sono in questi giorni arrivate dalla Francia a colmare la più pericolosa deficienza. Il Consiglio mi ha dato atto dei miei