i-2-3-4 Aprile 1918. A Milano. Sono rimasto immobilizzato dalle naturali conseguenze dell’operazione subita. Ho potuto alzarmi dal letto soltanto la sera del quattro. Aviatori italiani partecipano alla tremenda battaglia della Somme. Sono stati finora abbattuti durante la battaglia 350 velivoli tedeschi. La superiorità dell’aviazione alleata è indiscutibile. L’aviatore francese Guynemer ha abbattuto 52 apparecchi nemici, ed è scomparso al 530 combattimento senza lasciar traccia di sé. Si annuncia il Congresso delle nazionalità oppresse dall’Austria da tenersi in Roma nei prossimi giorni. Il conte Olgiati, prefetto di Milano, è, in materia di restrizioni al consumo, più feroce di me: ha vietato gli asparagi al burro. 5-6-7-8 Aprile. Riprendo le mie occupazioni, ricevendo in casa e recandomi poi in municipio, in prefettura, in diversi grandi stabilimenti. I problemi dell’alimentazione interessano tutte le industrie, ma alcune in modo speciale, e sono i molini, i pastifici, le fabbriche di conserve, di biscotti, di dolci. Ognuno ha una sua situazione particolare che la statizzazione ed i razionamenti profondamente modificano. Bisogna studiare i casi singoli per assurgere alla norma generale. È ciò che la mia convalescenza nel maggior centro dell’at-tività nazionale mi permette di fare. Tutti dimostrano la migliore volontà di collaborazione, sotto la guida del comm. Alessandro Pennati, presidente del consorzio granario, che ha acquistato grande competenza in tutta l’intricata materia.