546 Per una convenzione sui trasporti [io.v.19] Stati alla pari delle merci nazionali trasportate con qualunque mezzo nelPinterno del paese. Si è poi iniziata la discussione su la richiesta del Consiglio Supremo di preparare una convenzione generale per i trasporti fra tutti i popoli. L’idea è di Wilson ed è bellissima: ma proprio i delegati di Wilson cominciano ad affermare di non essere preparati. Invece la delegazione britannica l’appoggia con una lunga mozione scritta. I pareri sono divisi. Io penso fra me e me, che abbiamo già troppi impegni per redigere i diversi trattati ancora da formulare, e per le inevitabili discussioni scritte che avranno luogo nei prossimi giorni con la delegazione tedesca di Brockdorff-Rantzau, per caricarci un nuovo ponderoso lavoro, probabilmente destinato a restare su la carta; e perciò persuado i miei colleghi a rimandare la richiesta al Consiglio Supremo dei Quattro, affinché esamini se non sia di competenza della Società delle Nazioni anziché nostra. Siamo tutti d’accordo che la Società delle Nazioni avrà maggiori possibilità di affrontare e risolvere un problema tecnico tanto importante e complesso. Finalmente si legge un’altra richiesta giuntami stamane dal Consiglio Supremo, affinché il testo degli articoli proposti per il trattato coll’Austria gli sia inviato entro il 12, cioè entro tre giorni. Dispongo il necessario perché ciò avvenga. 10 Maggio. Alle 10,30 ci riuniamo in piccolo comitato fra i maggiori componenti del Consiglio Supremo economico per dar corso alle deliberazioni di ieri dei Big Four. Siamo appena in cinque: Lord Robert Cecil, Norman Davis, Lou-cheur, Clémentel ed io. Formuliamo le istruzioni da passare agli agenti esecutori del nostro Consiglio per allentare 11 blocco e rifornire i paesi devastati. Poi discutiamo del regime doganale austriaco. Poiché l’Austria sarà un piccolissimo Stato con una grande capitale e non avrà né