270 Conflitto con Trumbic [10.H.19] una dichiarazione con la quale accoglie favorevolmente l’unione dei serbi, croati e sloveni in un solo Stato. 10 Febbraio. Stamane ho potuto lavorare tranquillamente nel mio ufficio coi miei collaboratori per lo studio delle questioni affidatemi. Per alcune di esse ho avuto un colloquio con Sonnino, con il quale mi preme di stare quanto più possibile in contatto, anche se differiamo nell’indirizzo da dare ai lavori della conferenza per tutta la parte economica. Alle 15 seduta della commissione pel regime internazionale dei porti, fiumi e ferrovie, al ministero dei lavori pubblici. Assumo la presidenza e tosto il dott. Ante Trumbic, rappresentante la Serbia, chiede la parola e dice: « A nome del Regno Unito dei Serbi, Croati . Sloveni... ». Lo interrompo subito e lo prego di parlare a nome del Regno di Serbia, perché il Regno Unito finora non è riconosciuto. Egli è accreditato alla conferenza come rappresentante della Serbia e non altrimenti. Ma Trumbic insiste ed io gli tolgo la parola. Parla in sua vece il rappresentante greco, Coromillas, presentando il testo della convenzione di libero transito fra Salonicco e la Serbia, datato 10 maggio 1914. Dopo la presentazione di un progetto per l’organizzazione del treno diretto Bordeaux-Odessa, passante per Milano, e della linea detta del 450 parallelo, nonché di altro progetto per la linea Londra-Parigi-Belgrado, via Milano-Trieste-Zagabria, il delegato britannico Sifton presenta il progetto britannico di convenzione internazionale per la libertà del transito, progetto redatto in base al punto terzo dei 14 punti di Wilson (abolizione delle barriere economiche e soppressione di ogni trattamento differenziale) . Alle 16 una telefonata di Orlando mi chiama d’urgenza presso di lui onde io assista a una seduta straordinaria del Supremo Consiglio di guerra. Lascio la presidenza al vice-