324 Trotzkì e gli Alleati [7. in. 19] sione dei porti, vie d’acqua e ferrovie e infine si delibera di sollecitare le nostre sezioni a presentare le loro proposte sugli argomenti che devono formare oggetto di articoli nei preliminari di pace. Nel congresso panrusso dei «soviet», riunitosi a Pietro-grado il 25 febbraio, Trotzki ha dichiarato che gli Alleati sono imbarazzati di fronte alla politica dei «soviet», poiché invece di mandare truppe contro Pietrogrado e Kiew, mandano mediatori sotto forma di commissioni socialiste. Trotzki proclama che l’indecisione degli Alleati garantisce la vittoria degli eserciti rossi, che egli ha creati dal disordine e che energicamente comanda. 7 Marzo. Il grande avvenimento che fa le spese di tutti i discorsi della giornata è la rottura dei negoziati di Spa, iniziati il 4 marzo, fra i delegati dell’Intesa e i delegati tedeschi per il rifornimento dei viveri alla Germania; rottura provocata dai tedeschi per il loro rifiuto di consegnare la flotta mercantile agli alleati, onde possano servirsene proprio per il trasporto dei viveri alla Germania. Lloyd George, tornato a Parigi, ne ha dato comunicazione ieri al Consiglio Supremo, e tutte le questioni relative alle condizioni di pace sono state rinviate in attesa del rapporto del maresciallo Foch. A mezzogiorno si raduna il Consiglio Supremo economico per udire il rapporto dei propri delegati a Spa. Vi intervengo con l’on. Chiesa. Le trattative di Spa circa il vettovagliamento ebbero luogo il 4 e il 5 marzo. Secondo le istruzioni da noi telegrafate il 3, i nostri delegati proposero il vettovagliamento a condizione che i tedeschi consegnassero la flotta mercantile a termini dell’art. 8 del trattato di armistizio del 16 gennaio (prolungamento dell’armistizio 11 novembre). I tedeschi chiesero che il vettovagliamento sufficiente a tutti i loro bisogni forse garantito fino al prossimo raccolto, e che